Un anno di calcio – Novembre “Antonio suona il Blues”

Posted By on Dic 31, 2016 | 0 comments



Stefano Renzi

Novembre è stato senza dubbio il mese di Antonio Conte. Il Chelsea, in questo periodo, ha vinto tutte le 3 partite a disposizione, segnando 8 gol e subendone solamente 1: 5-0 contro l’Everton, 1-0 in casa del Middlesbrough e Tottenham battuto 2-1. Conte ha portato così a 7 le vittorie consecutive del proprio club, mettendo un tassello importante rispetto all’attuale striscia record – per il Chelsea – di 12 successi di fila. Antonio era atteso a Londra per la prova del nove, chiamato a confermarsi in un campionato competitivo come la Premier dopo i 3 scudetti con la Juventus e l’ottimo Europeo disputato con l’Italia. Ha preso in mano un Chelsea che veniva dalla sua peggior stagione dal 2003 -ossia dall’arrivo di Roman Abramovich- giunto 10° in campionato. Con tre quarti di rosa e sette titolari identici alla squadra Mourinho, Conte si trova ora in prima posizione a 6 punti dal Liverpool di Klopp. Miglior difesa e quarto attacco del campionato grazie a 38 gol fatti – 16 in più di un anno fa – e solo 11 subiti -15 in meno. Ma soprattutto fanno eco le 12 vittorie consecutive, con il record assoluto dell’Arsenal degli “Invincibili” lontano un solo successo. Il segreto di Antonio è stato sicuramente la scelta del 3-4-3, dopo la quale il suo Chelsea è solamente riuscito a vincere. È stato capace di trasportare, come per osmosi, il suo carisma all’interno dei giocatori. Hazard veniva dalla peggior stagione della propria carriera al Chelsea, Diego Costa era finito sul banco degli imputati per le sue misere prestazioni. Ora, entrambi sono rinati: il belga viaggia a velocità supersonica con 9 gol ed 1 assist in 17 partite; lo spagnolo è addirittura capocannoniere della competizione, con 13 reti – e 5 assist – messe a segno. Dopo Ranieri, un altro italiano in testa alla Premier. “Antonio does it better”, Conte ha fatto innamorare tutti. Ormai non c’è dubbio: ovunque vada, lascia la sua impronta. Cosa che solo i grandi allenatori sanno fare.

Submit a Comment