Giacomo Nannetti
È una notte da sogno per tutto il popolo viola che spedisce tutta la Juve, senza nessuno escluso, dietro la lavagna. La vittoria gigliata riapre, almeno in maniera virtuale, il campionato, considerando che adesso la Roma è ad una sola lunghezza dalla capolista. Va ricordato che la Juve deve recuperare il match contro il Crotone.
Che non sarebbe stato semplice per Buffon e compagni lo sapevano tutti, ma nessuno avrebbe mai immaginato che la Juventus regalasse letteralmente 45 minuti ai padroni di casa, senza ribattere a nessuno degli assalti subiti e che soprattutto nella ripresa non ci fosse quel cambio di marcia che avrebbe permesso di acciuffare almeno il pari.
I bianconeri partono con il 3-5-2, però sin da subito si intuisce come non sia la soluzione migliore per arginare una Fiorentina tutta cuore e corsa. Il modulo poteva anche essere non essere il migliore in quella circostanza, ma ciò in cui la squadra ha letteralmente toppato è stato l’atteggiamento. È sembrata una Juve scarica, in grado di sbagliare moltissimo, quasi tutto, in fase di impostazione e impalpabile in fase offensiva. Molti sono sembrati essere sottotono, a partire dalla BBC, passando per Marchisio, fino a Dybala. L’esclusione di Pjanic si è sentita più di quanto si pensasse: i molti lanci lunghi hanno confermato come mancasse l’uomo di raccordo tra il centrocampo e l’attacco, e che soprattutto Dybala non fosse in una delle sue giornate migliori. Anche nel secondo tempo la squadra di Allegri non è stata scintillante sotto nessun punto di vista. Nonostante il tecnico livornese avesse messo dentro Pjaca e Mandzukic, assieme a Cuadrado, Dybala ed Higuaìn, le occasioni per gli ospiti non è che fioccassero. A dire il vero, prima con una mischia, poi con Dybala, ci sono state due palle gol per acciuffare almeno il pareggio, che sarebbe stato oro colato in una serata del genere. Tralasciando alcune sviste arbitrali che potrebbero aver condizionato la gara arriva la quarta sconfitta esterna per la capolista. Com’è possibile che una Juve pigliatutto possa avere così tante difficoltà lontano dallo Stadium? Questione di testa o gambe? Non c’è molto tempo per fermarsi a riflettere, manca un mese al ritorno in Champions e con una Roma così anche il campionato può destare grandi preoccupazioni