Francesco Maiocchi
Il problema del Milan di Mihajlovic era che non sapevi mai quale squadra aspettarti dal 1’ minuto. Arrendevole, grintosa? Ogni volta una sorpresa visto che i rossoneri scendevano costantemente in campo impauriti. Arriva Montella e tutto sparisce? Insomma solo all’inizio. Nelle ultime partite il trend è tornato questo anche se per motivi diversi. Ora il Milan non ha paura, anzi è troppo sicuro. L’ha commentato lo stesso Davide Calabria che prima del match ha avvertito i compagni sull’atteggiamento e poi ha confermato dopo la gara: “Non è la prima volta che Montella ci riprende”. L’abbiamo visto pochi giorni fa in Coppa Italia e l’abbiamo visto anche contro la Juve in Supercoppa.
Tempo regalato – Complice un Romagnoli non in serata a causa di un attacco influenzale che lo ha colpito la scorsa settimana, Belotti & Co. Hanno fatto quello che volevano. I granata attaccano gli spazi con gli esterni creando scompiglio e costringendo Paletta agli straordinari. Miha ha ingabbiato sia Suso che Locatelli, bloccando la creazione, il pressing alto nel primo tempo ha fatto il resto. Solo il rigore parato da Donnarumma ha ridato coraggio.
Pari – Intervallo, strigliata e alta squadra in campo. Questa volta Mihajlovic deve fare mea culpa per un atteggiamento difensivista che gli era costato diversi punti anche in rossonero. Il Toro rinuncia troppo presto e la superiorità tecnica del Milan ha riaperto la partita. Il serbo però ha ancora qualcosa da dire e l’ingresso di Iturbe stravolge gli equilibri. Ora i granata potrebbero chiuderla, ma almeno sta volta la difesa regge.
Niang – Ci prova anche Montella, ma il Niang che entra in campo è da insulti. Insulti che in effetti arrivano e sonori sui social network. Ormai l’ambiente è tutto d’accordo: “Il francese va venduto”. Su di lui c’è l’Arsenal, ma è un affare che si potrà fare solo a giugno. Insomma niente soldi freschi per arrivare a Deulofeu.