di Alessia Fratarcangeli
Il match è di quelli importanti, di quelli che non si possono sbagliare altrimenti potrebbe essere compromesso il percorso fatto fino a questo momento.
Il Napoli è in ottima forma, il Milan va a fasi alterne. Solito 4-3-3 per mister Sarri che punterà tutto sul centrocampo e sul nuovo bomber azzurro, Dries Mertens. La difesa del Milan, orfana dello squalificato Romagnoli, dimostra tutto tranne che stabilità, perciò le avanzate dell’attaccante belga, la sua velocità in corsa e in esecuzione saranno una spina nel fianco. Mertens, insieme a Insigne e Callejon, hanno le qualità tecniche necessarie per mandare in tilt la retroguardia rossonera, ma l’unico vero ostacolo da superare non si trova in mezzo al campo ma tra due pali. Donnarumma è chiamato a colmare le mancanze dei suoi compagni in difesa e, con il suo grande talento, proverà a tenere la sua porta inviolata, tentando di non soccombere sotto i colpi dei partenopei (il Napoli infatti è la squadra che tira di più in porta in tutta la serie A). Oltre che l’attacco, fondamentale per dettare i ritmi di gioco fin dai primi minuti sarà il reparto di centrocampo. Jorginho sarà preferito a Diawara: in questo modo si perderà molta fisicità ma anche quella visione di gioco che caratterizza il giovane guineano. Hamsik e Zielinski compenseranno le mancanze dello spagnolo, mettendoci fisico ma anche giocate di gran classe, specialmente il polacco che ha il ‘vizio’ del gol sia da fuori sia quando si inserisce in area.
La difesa è il tallone d’Achille, soprattutto per tutte le assenze a cui Sarri dovrà far fronte. Albiol non è al massimo, dato che ha avuto la febbre negli ultimi giorni, Chiriches è out, Tonelli non è in forma mentre Koulibaly è in Coppa d’Africa. Perciò Maksimovic avrà la chance di guidare la retroguardia insieme ad Albiol: occhi puntati su Bacca, ma anche su Bonaventura, il quale probabilmente sarà il loro uomo più pericoloso, con i suoi veloci inserimenti tra le linee sia per vie centrali che per vie laterali. Hysaj e Strinic sulle fasce fungeranno da scarico per i due centrali che vireranno su di loro per far ripartire l’azione.