Tiziano Villanacci
CARRIERA: Marco Tumminello nasce a Erice, in provincia di Trapani, il 6 Novembre 1998. Sin da bambino inizia a giocare a pallone, nell’ A S D Città di Trapani, una società siciliana affiliata al Milan. Quando a dodici anni il suo talento emerge, Tumminello è vicinissimo al passaggio ai rossoneri, ma decide di rimanere nella sua terra e va al Palermo. Con i Giovanissimi Nazionali non firma un contratto e, dopo solo un anno, la Roma decide di portarlo a Trigoria. Bruno Conti è rapito dalla sua ferocia in area di rigore e dalla sua fisicità, che lo fanno assomigliare ad uno dei suoi idoli: Christian Vieri. Arrivato nella Capitale, Tumminello deve affrontare la concorrenza di ragazzi come Scamacca, Ponce e Soleri. Il primo viene ceduto in Olanda al PSV, il secondo ed il terzo si giocano il posto con lui in Primavera. Con il passare del tempo De Rossi ritaglia sempre più spazio al giocatore siciliano, in grado di segnare con una incredibile regolarità. Conquistato il posto da titolare, Tumminello commette il suo primo errore. L’esultanza con annesso gestaccio al suo primo gol in un derby contro la Lazio. Chiederà scusa, ammettendo di non aver contenuto una gioia tanto grande. Il vero disastro avverrà pochi mesi dopo nella semifinale scudetto contro l’Inter, dove sul risultato di 3-3, si fa prendere dal nervosismo e rifila una testata all’arbitro, reo di non aver concesso un decisivo rigore alla Roma. La società giallorossa lo punisce severamente. Sembrava la parola fine sulla sua giovane carriera a Trigoria, ma Tumminello comprende l’errore e torna a fare quello che meglio sa, segnare reti. La Roma il 28 Ottobre scorso vince la Supercoppa Italiana allo stadio Olimpico proprio contro l’Inter per 4-0, con doppietta del ragazzo di Erice, sotto la Curva Sud. In campionato Tumminello ha già passato la doppia cifra, ed è terzo nella classifica marcatori con 11 reti. Non male vista la grande concorrenza, per un ragazzo che è anche il punto di riferimento della nazionale under 18 di Roberto Baronio.
CARATTERISTICHE: alto circa 186 centimetri, Tumminello è una classica prima punta. Ha ottime qualità palla al piede ed ha un gran tempismo nell’inserimento, che lo descrivono come un attaccante imprevedibile. Di piede destro, non disdegna di giocare anche largo a sinistra, dove può rientrare sul suo piede preferito e poter avere tutto il campo aperto per finalizzare l’azione. Riesce ad abbinare le doti fisiche a quelle tecniche come pochi, in rapporto anche alla giovane età. Uno dei pochi difetti è dato dal suo carattere, ancora troppo acerbo, che lo hanno portato ad episodi da stigmatizzare, come quello in semifinale scudetto contro l’Inter. La carta d’identità è dalla sua parte ed il ragazzo ha già dimostrato di aver compreso gli errori del passato.
FUTURO: la Primavera inizia ad essere stretta per uno dei maggiori talenti del settore giovanile giallorosso. La Roma vorrebbe fargli intraprendere una carriera simile a quella di Florenzi, con un anno di esperienza in una squadra in Serie B o in Serie A, prima di farlo tornare a Trigoria, in prima squadra. Il DS Massara ha provato ad inserirlo all’interno delle trattative per Defrel con il Sassuolo e per Kessiè con l’Atalanta, non portandole a termine per motivazioni esterne alla figura di Tumminello. In estate i giallorossi ci riproveranno, con la formula del prestito con riscatto e contro riscatto. Attenzione anche al Milan. Il ragazzo ha sempre tifato per i rossoneri, che potrebbero far leva sulla sua fede per portarsi a Milanello quello che potrebbe essere il centravanti del futuro anche della Nazionale Maggiore.