Francesco Falzarano
Una settimana incredibile nel Sannio. Una città che ha contato giorni, ore, minuti e secondi, fino ad arrivare al tanto atteso sold-out. Fino ad un anno fa, Bari era un pianeta lontano, una squadra con uno stadio spaventoso, che in città si paragonava proprio al Benevento; nonostante gli investimenti la promozione non arriva mai.
Benevento e il Benevento tutta ha aspettato “quel” Bari guardandolo dall’alto in classifica e con il sogno di salire in vetta per una notte. La risposta da Bari è stata imponente, tutto esaurito anche nel settore ospite, il Vigorito pronto ad indossare il vestito delle migliori occasioni.
Città paralizzata il giorno del match, cancelli aperti alle 18.30, mai successo prima nel capoluogo sannita. Polizia ovunque ma il flusso è regolare. Esemplari le due tifoserie, fuori come dentro il campo. Nessun contatto, nessuno screzio, nonostante le vecchie ruggini. Nell’impianto, giochi di colori e cori animano una serata speciale. Gli ingredienti ci sono tutti, ed il match non delude le aspettative.
Finisce 3-4 per il Bari, che espugna il Vigorito dopo 42 partite di imbattibilità. A fine match, tra i tifosi giallorossi, c’è amarezza. I tifosi del Bari continuano a cantare, come fatto per tutti i 90′ di gioco. Un esame pienamente superato per le città e per le due squadra. Il Bari si rilancia, il Benevento può continuare a sognare, e nonostante quell’amaro in bocca, può godersi, pensando agli anni passati, e alla realtà attuale, una serata perfetta.