Tiziano Villanacci
Roma – Napoli è l’anticipo di lusso della ventisettesima giornata di campionato. Si affrontano i due migliori attacchi del torneo, rispettivamente sono 57 le reti dei giallorossi e 60 quelle dei partenopei. Saranno le difese però ad essere il vero banco di prova del match. Nelle due semifinali sono state messe a dura prova e non sono riuscite ad arginare le offensive avversarie. La Roma ha incassato due gol dalla Lazio ed il Napoli tre dalla Juventus.
Sarri e Spalletti si conoscono molto bene, sia perché hanno le stesse origini, sia per la similarità di porre in campo la loro squadra. All’andata tatticamente il tecnico di Certaldo fu superiore al suo collega, schierando una difesa da lui nominata “a tre e mezzo”, con la posizione di Florenzi a destra più in alto rispetto a quella di Juan Jesus a sinistra. In questa occasione Spalletti non avrà a disposizione il centrocampista di Vitinia e schiererà i suoi anche con il nuovo modulo: 3-4-3.
La chiave della partita sarà nel possesso del centrocampo da parte delle due squadre. Il Napoli con il suo 4-3-3, dovrebbe schierare Diawara in mediana, con intermedi Allan e Zielinski. Un reparto giovane e con giocatori di corsa che proveranno ad infilarsi negli spazi, proprio come Milinkovic Savic è riuscito a fare nella semifinale di Coppa Italia. La Roma ha giocato quella partita con la difesa molto distante dal centrocampo, lasciando troppa libertà a giocatori come il serbo e Felipe Anderson. La Lazio è stata abile a colpire i giallorossi nella zona centrale, con i tre difensori romanisti che erano in costante inferiorità numerica. Spalletti ha dichiarato in conferenza stampa come i suoi dovranno essere più stretti e compatti, cercando di limitare le incursioni centrali di Mertens e Zielinski. Lo stesso Napoli dovrà stare attento alla velocità ed alla tecnica del centrocampo giallorosso, che dovrebbe vedere il ritorno in campionato da titolare di Perotti, che affiancherà Nainggolan alle spalle di Dzeko. Lui ed il belga giocheranno tra le linee per favorire a loro volta gli inserimenti di Strootman centralmente e Palmieri e Bruno Peres sulle fasce, cercando anche di creare libertà a Dzeko. Come detto sarà quindi il centrocampo la chiave del match. La squadra più corta, più quadrata e con i reparti meglio collegati, avrà le maggiori chance di vittoria finale.