Inter, settebello con dedica

Posted By on Mar 13, 2017 | 0 comments


Michele D’Alessio

Cinque gol in diciassette minuti, due triplette, prima rete di Gagliardini al Meazza, per lui seconda partita consecutiva a segno. Questi sono soltanto alcuni dei numeri che ha restituito la roboante vittoria dell’Inter ai danni dell’Atalanta, annichilita per sette reti ad uno.  E così il mister dei bergamaschi, dopo mesi, per non dire anni, di dichiarazioni al veleno contro l’Inter per quei tempi lontani in cui dopo tre giornate fu esonerato, è tornato a casa con una macchia capace di guastare la stagione della sua squadra. Gasperini ha condotto l’Atalanta in zona europea, e ancora può giocarsela con le altre, ma ora questa pioggia di gol costringe il tecnico di Grugliasco a fare un bagno di umiltà, utile per il futuro.
L’Inter è stata implacabile, e bravo è stato Pioli a sfruttare l’atteggiamento degli avversari. La difesa atalantina infatti ha difeso alto uno contro uno sugli uomini offensivi dell’Inter. Questa spavalderia non ha pagato e complici le giornate di grazia di Icardi (quota 20 gol in campionato) e Banega (prima tripletta in carriera), la partita è stata archiviata nel primo tempo dai ragazzi di Pioli.
Da sottolineare, una volta tanto, la prestazione di Kondogbia, di valore assoluto, padrone del centrocampo in tutte e due le fasi. Lontano parente del calciatore opaco visto lo scorso campionato.
Dopo il primo gol di Icardi c’è stata la dedica della squadra a Marco Andreolli, che ha perso il padre in settimana. Il centrale interista è stato abbracciato da tutti i compagni dopo la segnatura, e a stento è riuscito a contenere l’emozione.
Dieci partite alla fine e la distanza dal terzo posto è sempre quella. Non inganni il percorso di Pioli finora, in realtà la maggior parte dello sforzo deve essere profuso proprio da qui alla fine del campionato. Calendari intricati per Inter e Napoli, con la squadra di Sarri che ha il tesoretto dei sei pesantissimi punti di vantaggio. L’Inter è chiamata a fare l’impresa, e ora l’ambiente inizia a crederci, mantenendo però quell’umiltà indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi. Senza per altro dimenticare la Lazio, in piena lotta europea anch’essa.

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