Gianluca Guarnieri
Germania-Inghilterra è sempre sfida speciale che perdura anche nel XXI° secolo, in tempi di “Brexit”, con l’addio del Regno Unito all’Unione Europea mentre la Germania continua a rappresentare il bastione più robusto, a livello economico, del vecchio continente.
La scarsa simpatia tra le due nazioni è un classico anche nel calcio: troppo facile ricordare la finale mondiale 1966, con il goal del momentaneo 3-2 (poi divenuto 4-2 definitivo per la squadra dei “Tre Leoni”) ed il pallone di Sir Geoff Hurst che centra la traversa e molto probabilmente non attraversa la linea, convalidato dal guardalinee sovietico Bakhramov (reduce di Stalingrado e forse non in grande simpatia per i teutonici…). Un episodio che è rimasto impresso nella memoria.
Da lì l’elenco è lungo: dalla vittoria tedesca ai rigori nella semifinale di Italia ’90 alla semifinale degli Europei 1996, vinta sempre ai rigori dai germanici, grazie all’errore dal dischetto di Garreth Southgate. Un periodo favorevole alla Germania, arrestatosi nel 2000 con la vittoria dei sudditi di Sua Maestà agli Europei di Belgio e Olanda, vinta grazie ad un colpo di testa di Alan Shearer, e divenuta famosa per gli scontri tra Hooligans di entrambe le fazioni, che misero a ferro e fuoco la malcapitata città di Chaleroi, in Belgio.
Tanti episodi, vedi l’ultima gara giocata nel vecchio Wembley, vinta 1-0 dai tedeschi (rete di Hamann) con tanto di cacciata di Kevin Keegan come Commissario Tecnico, oppure il trionfo inglese in Germania nelle qualificazioni per il mondiale 2002, con un 1-5 terrificante e un Michael Owen che disintegrò la difesa tedesca con una tripletta indimenticabile, seguito dalle stoccate di Gerrard ed Heskey. Tanti capitoli per un romanzo infinito e ricco di malizia; lo sa anche Fabio Capello, eliminato in Sudafrica 2010 e colpito da un malvagio contrapasso dantesco, con tanto di goal regolare non convalidato in puro stile 1966, con la bomba di Frank Lampard che aveva attraversato la linea di porta ben oltre le braccia di Manuel Neuer.
Ora, l’amichevole di questa sera a Dortmund, pensando anche a quanto accaduto a Londra: con spazio ai giovani, e con vari motivi di interesse; in primis l’addio alla propria nazionale di Lukas Podolsky, giunto al capolinea con 130 gettoni di presenza (e con la fascia da Capitano, offerta dal Ct Loewe…), mentre ci sarà l’occasione di riscatto per il portiere inglese Hart, dopo le due mega papere del match di campionato contro l’Inter, che hanno fatto sfumare un possibile successo al Torino. Per il biondo estremo difensore ex Manchester City, ora in maglia granata ma in probabile ritorno in patria a fine campionato, la chance per cancellare la brutta figura rimediata sabato scorso, mentre per Jamie Vardy, entrato nella bufera dopo l’esonero di Claudio Ranieri (dai bene informati uno dei congiurati più feroci nei confronti del tecnico romano…), il ricordo del bellissimo goal di tacco dello scorso anno, con la vittoria della nazionale di Sua Maestà. L’occasione giusta, contro l’avversario più adatto.