Tiziano Villanacci
Questa sera si gioca, nella cornice del Calderon di Madrid, la seconda semifinale di ritorno di questa edizione della Champions League. Atletico e Real si affrontano in una partita che sarà fortemente condizionata dal netto risultato dell’andata, che ha visto i “blancos” imporsi per 3-0. Gli uomini di Zidane sono con un passo dalla finale di Cardiff, con la Juventus pronta ad aspettarli.
L’Atletico Madrid, dopo la netta sconfitta del Bernabeu, ha vinto per 1-0 contro l’Eibar, confermandosi al terzo posto in Liga ed allungando a più cinque sul Siviglia, che ha impattato per 1-1 con la Real Sociedad. Il Real Madrid ha vinto 0-4 in casa del Granada ed ha raggiunto il Barcellona in testa alla classifica, con una partita in meno.
Gli uomini di Simeone sono a conoscenza della difficoltà di una partita che hanno compromesso nel secondo tempo dell’andata. L’Atletico ha deluso nell’approccio al match e nella gestione del risultato, non riuscendo a difendere una sconfitta che sarebbe potuta essere recuperabile in questa gara. Le possibilità di un incredibile passaggio del turno sono vicine allo zero, con il Real che dovrà gestire il match cercando di trovare il gol della certezza. Dal punto di vista tattico, Simeone dovrà apportare dei cambiamenti. L’Atletico è costretto a segnare tre gol, possibilmente creando insicurezze nel Real sin dai primi minuti. Il 4-4-2, con Griezmann e Gameiro come punte centrali, sarà confermato. L’atteggiamento però sarà diverso e questa volta i “colchoneros” non potranno aspettare il Real Madrid nella loro metà campo, per poi colpirlo in contropiede. I ragazzi di Zidane sanno che partire del genere non vanno prese sottogamba. Il Real è abituato a gestire la pressione e punterà a non prendere un gol ad inizio gara e colpire l’Atletico nei numerosi spazi che sarà costretto a lasciare. Ecco perché il tecnico francese conferma il miglior undici possibile, con Isco ancora una volta a supporto di Ronaldo e Benzema.
Simeone punterà su uno stadio molto più caldo rispetto a quello dei cugini, che vedrà questa speciale partita per l’ultima volta. Il Calderon, alla fine della stagione, dopo 50 anni di storia chiuderà i battenti, facendo spazio al Peineta, un innovativo stadio eco sostenibile e con una particolarissima illuminazione. L’Atletico è chiamato ad una vera e propria impresa per onorare la sua vecchia casa. Chi lo sa che la magia dell’ultimo derby non possa influire sulle sorti della partita.