Nicola Ciacciarelli
Altro match point scudetto sulla racchetta di Allegri. Stavolta all’Olimpico, in casa della diretta inseguitrice. Ai bianconeri basterà un punto per festeggiare il sesto titolo consecutivo ed entrare così nella leggenda. Di altro avviso, però, i giallorossi in lotta per il secondo posto e comunque vogliosi di rimandare il più possibile la festa della Signora.
C’è Marchisio tra i convocati, ma difficilmente partirà dall’inizio. Turnover soprattutto in difesa, con Benatia al centro insieme a Bonucci e sugli esterni Lichtsteiner ed Asamoah. In attacco invece l’intenzione del mister sembra quella di giocare”pesante” con Dybala, Cuadrado, Mandzukic ed Higuain. Non ci saranno i chili ed i centimetri di Khedira a metà campo, assenza che pareggerà quella di Strootman in casa Roma. I bianconeri rischiano di subire in mediana la fisicità di De Rossi e del recuperato Nainggolan ed è dunque possibile vedere Cuadrado e Mandzukic piuttosto bloccati sulle fasce. L’atteggiamento bianconero sarà prevalentemente di attesa, lasciando la prima mossa ai padroni di casa obbligati a vincere in caso di segno 2 a Torino. Senza Dzeko la Roma perde tantissimo dal punto di vista realizzativo, ma guadagna paradossalmente in imprevedibilità offensiva. Una gara più difficile per i centrali bianconeri in assenza di un vero punto di riferimento. Le assenze, più o meno forzate, da una parte e dall’altra rendono Roma-Juve di stasera partita strana e dalla difficile lettura. La Juve ha abbassato le marce in campionato conscia di poter gestire un cospicuo vantaggio e sui 90′ dell’Olimpico peserà inevitabilmente il pensiero di dover scendere nuovamente in campo 72 ore dopo per la finale di Coppa Italia. Ma Allegri e i suoi sono ad un passo dalla storia. Anzi, ad un punto.