di Alessia Fratarcangeli
“O me o Callejon”. Queste le ultime parole di Higuain in azzurro, svelate a sorpresa nei giorni scorsi dal presidente Aurelio De Laurentiis, che è tornato ancora una volta sulla questione legata alla cessione del bomber argentino. Il numero 1 del Napoli si è, perciò,trovato davanti a una scelta: davanti a una clausola di 94 milioni non si poteva dire di no, neanche alla Juventus. Ma nel frattempo Josè Callejon, colui che provocava tanto dissenso da parte di Higuain, è rimasto all’ombra del Vesuvio.
Sono giocatori diversi, ma non poteva esserci decisione più giusta per la società partenopea. A sopperire all’assenza di Higuain ci hanno pensato in tanti: prima, anche se per poche settimane, Milik, poi il magnifico Mertens, accompagnato da Insigne e da Callejon, che ormai aggiornano di partita in partita lo score dei gol segnati . Con la cinquina rifilata al Torino, gli azzurri si sono portati a quota 86. E ad aprire le danze è stato proprio quel numero 7, quel giocatore ormai divenuto essenziale per il gioco di Sarri, capace di correre per 90’ ininterrottamente, alternando fase offensiva e fase difensiva. Josè Maria Callejon contro il Torino è la grande star della giornata. Porta a casa una doppietta, salendo così a quota 13 gol e altrettanti assist in questo campionato (calcolando tutte le competizioni fanno 16 reti e 16 assist), e un’altra grandissima prestazione. Lo spagnolo è un vero guerriero, uno che non si arrende mai, dotato di una tecnica sopraffina: lotta su ogni pallone e usa prima di tutto la testa in ogni singolo passaggio o azione. Il suo è un gioco ragionato, mai banale né scontato; le trame del gioco sarriano da subito gli sono entrate nelle vene e ormai le conosce a memoria. Non c’è pallone o movimento dello spagnolo che vada a vuoto: le sue verticalizzazioni, i duetti con i compagni di reparto, la sua corsa instancabile fanno sì che si trovi sempre al posto giusto e al momento giusto. Magari i suoi gol e le sue ottime prestazioni non regaleranno il secondo posto al Napoli, ma Josè Maria Callejon è il giocatore da cui Sarri e la società partenopea dovranno obbligatoriamente ripartire la prossima stagione per costruire una rosa ancora più competitiva.