Antonio Capotosto
Il 18 maggio di quarant’anni fa a Bilbao la Juventus si giocava la Coppa Uefa, quattordici giorni dopo la finale d’andata vinta grazie a Tardelli. Al San Mamès Bettega indirizzava il trofeo verso Torino, ma l’Athletic trovava il pareggio e nella ripresa si portava in vantaggio a un quarto d’ora dal termine. Tutto tornava in gioco e un altro gol dei baschi avrebbe regalato loro la coppa: ma la squadra del Trap reggeva l’urto, riuscendo così a festeggiare il primo alloro europeo della storia bianconera. L’unico di un club italiano con una rosa composta tutta da giocatori di casa nostra . Ma non vi era tempo per festeggiare, perché quattro giorni dopo era in programma l’ultima giornata di campionato, con la Vecchia Signora prima in classifica e il Toro ad immediata lunghezza. La stagione 1976-’77 è ricordata infatti per l’appassionante testa a testa tutto sabaudo. Il 22 maggio i bianconeri espugnarono il Ferraris blucerchiato, respingendo l’assalto di Claudio Sala e compagni. Juventus 51, Torino 50: il record di punti nei tornei a 18 squadre. <<Faccio i complimenti a Giovanni soprattutto per aver sfatato il tabù europeo>>, affermò il tecnico granata Radice. Erano molto amici lui e il Trap.