Nicola Ciacciarelli
Finale. L’epilogo di una stagione. Sogni di un intero anno condensati in 90 minuti…e forse più. La Juve a caccia del triplete e di una coppa che manca da ventuno anni. Di fronte c’è chi il trofeo l’ha vinta due volte negli ultimi tre anni. Cristiano Ronaldo e company cercano il dodicesimo sigillo.
Formazioni praticamente fatte. Zidane lascerà in panca Bale e punterà sullo stato di forma eccellente di Isco, decisivo nel finale di stagione. Dentro Barzagli, out Cuadrado per Allegri che avanzerà la posizione di Dani Alves a centrocampo. Per una Juventus che in partenza dovrebbe riproporre una linea di difesa a tre. Il vantaggio dei bianconeri potrebbe esser la capacità di adattamento alle mosse avversarie, sapendo arretrare con tutti i propri effettivi dietro la linea della palla nei momenti di necessità. Il Real vorrà imporre la propria forza a metà campo dove Kroos e, soprattutto, Modric sono l’ago della bilancia madridista. A Pjanic e Khedira il compito di limitare le geometrie del croato. Una sfida che potrebbe infuocare la gara ancor più del match a distanza Ronaldo-Dybala ed Higuain-Benzema.
Non conterà solo la tattica. Una finale di Champions è fatta di umori. Stati di forma, più o meno, di grazia. Centimetri di campo, da conquistare. Con le unghie e con i denti. Alla Juve servirà quella magia che l’ha accompagnata sino a Cardiff. Forse anche un pizzico di inconscienza, di sana follia. La stessa che convinse Allegri a ridisegnare la Juventus del dopo Firenze. Allentare la tensione potrebbe essere la chiave di volta. E serve esser folli per non sentirla prima di una serata come questa. Qualcuno di ben più famoso lo disse anni fa no? ”Siate affamati, siate folli”. E allora…stay foolish Juventus.
JUVENTUS (3-4-2-1): Buffon; Chiellini, Bonucci, Barzagli; A.Sandro, Pjanic, Khedira, D.Alves; Dybala, Mandzukic; Higuain
REAL MADRID (4-3-1-2): K.Navas; Carvajal, Varane, S.Ramos, Marcelo; Kroos, Modric, Casemiro; Isco; C.Ronaldo, Benzema