Debacle collettiva

Posted By on Giu 4, 2017 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Vince il Real e lo fa con merito. Premessa fondamentale. La Juve però nella ripresa è una comparsa e cede di schianto dopo un buon primo tempo chiuso in parità. A giocar un brutto scherzo a Madama è, probabilmente, la pressione accumulata nelle ultime due settimane. Le merengues sembrano più leggere e meno cariche di tensione, mentre la Juve annega tra i suoi timori e paure.
Tatticamente a decidere il match è la posizione di Isco. L’ex Malaga gioca tra le linee, ma allarga il suo raggio d’azione. A patire i suoi movimenti è Barzagli, preso di spalle dai lanci che imbeccano Isco. A complicare l’assunto la difficoltà del Pipita di far rifiatare la squadra. L’argentino si intestardisce in azioni personali dannose per la squadra, ritardando la giocata e consentendo un facile raddoppio delle marcature dei madrileni. E con CR7 tutto diventa più semplice. Nella serata del Millennium Stadium si salva Mandzukic per il capolavoro del momentaneo 1-1, non Dybala che appare a corto di fiato nella ripresa e con le idee annebbiate. Il tracollo è collettivo e non risparmia praticamente nessuno. La squadra perde le linee guida che l’avevano portata sino alla finale: reparti stretti e ben collegati tra loro, solidità difensiva e trame offensive caratterizzate da velocità d’esecuzione. Difficile dire se e cosa manchi alla Signora per compiere l’ultimo passo ed alzare l’agognata coppa. L’impressione è che gli sforzi della società si concentreranno sul centrocampo per aggiungere un pizzico di personalità e tecnica in più. Puntellando un reparto buonissimo ma non stellare. L’amara serata di Cardiff è archiviata. Non la voglia di trionfare in Europa.

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