Gianluca Guarnieri
Stagione nuova per la Roma, ma nuova nel reale senso del termine. Archiviata l’era Spalletti numero 2, con le luci ed ombre che hanno riguardato il tecnico di Certaldo, e salutato il nuovo allenatore, ovvero il figliol prodigo Di Francesco, la compagine capitolina cambia faccia e pelle, rispetto al recentissimo passato. Salutati Szczesny (destinazione Juve, dopo l’esurimento del prestito…) Salah, Rudiger (entrambi in Premier, al Liverpool e al Chelsea) e Paredes (allo Zenit di Roberto Mancini) il club di James Pallotta ha mutato pelle, con parecchie facce nuove. Al “Bernardini” sono giunti Karsdorp e Moreno per il reparto difensivo (entrambi dal campionato olandese), Lorenzo Pellegrini, prodotto del vivaio rientrato dalle belle stagioni con il Sassuolo, Maxime Gonalons via Lione per il pacchetto centrale e Gregoire Defrel nel reparto offensivo. Un bel cambiamento di sicuro. Cambiamento, che riguarderà anche il modulo tattico con il 4-3-3 a fare da padrone, abbandonando il 4-2-3-1 o il 3-4-3 utilizzati di sovente dal precedente allenatore, ora in forza all’Inter. Sarà una Roma differente, con la ricerca di una maggiore verticalizzazione, ed una difesa più alta, in omaggio al maestro riconosciuto di “Di Fra” ovvero Zdenek Zeman, da sempre punto di riferimento professionale dell’allenatore abbruzzese. In porta il titolare sarà Allisson Becker, portiere di Coppa lo scorso anno (e di buon rendimento) con il brasiliano a dare conferma delle sue qualità, mentre tra i grandi ritorni (in campo) quello di Alessandro Florenzi, pronto a rimettersi la maglia numero 24 dopo l’infortunio di fine ottobre che ha privato il team di Piazzale Dino Viola di uno dei suoi elementi cardine. Florenzi potrà dare anche delle alternative in più, sfruttando le capacità polivalenti del calciatore di Vitinia, bravissimo sia in fase offensiva che in quella difensiva. Il centrocampo sembra fino a questo momento il reparto più solido, con il trio De Rossi- Nainggolan-Strootman, uno dei punti di forza senza dubbi, affiancati da Pellegrini e Gonalons, pronti a subentrare in ogni momento. Positivo l’attacco con Perotti, El Sharaawy, Edin Dzeko (capocannoniere di serie A con ben 29 reti ed un solo rigore realizzato…), lo stesso Defrel, bravo a destreggiarsi sia da prima punta che da esterno, capace di dare ai giallorossi un’alternativa reale al bomber bosniaco, visti i tanti impegni tra campionato e coppe. Il mercato, inoltre, non è da considerarsi concluso, e indubbiamente ci saranno ancora movimenti (in entrata, vedi il forte interessamento per Mahrez del Leicester, ma non si può escludere anche in uscita…). Infine, la stagione 2017/18 sarà la prima senza Francesco Totti in campo. Il primatista “Oro e Porpora”, sarà presente nello staff dirigenziale, dopo l’accordo raggiunto con il presidente Pallotta di pochi giorni fa. Sarà un nuovo capitolo nella storia romanista, priva del suo alfiere storico. Un turning point rivoluzionario e che lascerà confusi ancora molti tifosi giallorossi. 25 anni con la maglia numero 10 non potranno essere archiviati in breve tempo, senza dubbi