ALESANDRO NARDI
L’esordio del Brugge in questa stagione sembra non aver storia fin dalle primissime battute, infatti già al 4’ di gioco gli ospiti passano in vantaggio grazie ad un corner battuto dal capitano, Vomer che trova solo in area Mechele che da due passi non ha problemi a finalizzare. La partita è saldamente nelle mani del Brugge e nonostante il 5-4-1 di partenza gli ospiti sono tutt’altro che difensivisti: cercano di mantenere un possesso di palla continuo, atto a stanare gli avversari e colpirli con passaggi filtranti che tagliano la difesa. In uno di questi Denis viene pescato egregiamente e può involarsi verso il portiere avversario per poi batterlo con un diagonale in mezzo alle gambe. Il giovane nigeriano è il protagonista assoluto, ed al 23’ riceve di nuovo la palla alle spalle della difesa avversaria, s’invola puntando un difensore e dopo averlo sbilanciato con una finta di corpo, di destro batte il portiere avversario siglando un gol molto simile a quello messo a segno nel preliminare di Champions qualche giorno prima. Il Lokren è sotto shock, ma alla mezz’ora tenta un contropiede con Hupports che viene atterrato a limite dell’area da Palacios; benché accanto a lui c’era Rafaelov che poteva intervenire, viene considerato ugualmente ultimo uomo e viene espulso. In questo primo tempo il Brugge ha mostrato a tutti il talento della sua nuova stellina Denis ed ha confermato (dopo la dopo la doppietta su punizione di Danswiel nel preliminare di Champions) di avere, con Mechele difensori capaci di concludere a rete. Ad inizio del secondo tempo il tecnico croato Leko sostituisce entrambi gli esterni d’attacco: evidentemente crede che l’uomo in meno sia una fatica insostenibile per due giocatori che in quel ruolo devono dare molto, ma la musica non cambia ed al 52’ Maric, combina la frittata e spinge nella sua porta un innocuo colpo di testa da posizione decentrata sul vertice destro dell’area piccola di Mechele per l’autogol dello 0-4. Da quel momento in poi la partita non ha più senso: il Lokeren cerca in modo sfiduciato il gol della bandiera, mentre il Brugge si limita a controllare senza affondare troppo gli attacchi.