Francesco Falzarano
Test importante all’Allianz Arena per il Napoli, test dal profumo di Champions. I partenopei, sfidano l’Atletico di Simeone, per una sfida tra due filosofie ben lontane. E’ un Napoli che per un’ora gioca molto bene, mettendo sotto scacco i Colchoneros. Vero, la preparazione degli azzurri è più avanti, ma comunque le indicazioni sono state buone, così come la soddisfazione di Sarri “Per 60 abbiamo fatto molto bene, mettendo sotto ad una squadra che negli ultimi quattro anni ha fatto due finali ed una semifinale di Champions. Non abbiamo fatto bene, ma di più. Sono soddisfatto, ma arrabbiato con chi è entrato che poteva fare di più”. La nota dolente resta sempre la difesa. Imprecisa sul primo goal quando Griezmann entra troppo facilmente come la lama nel burro, senza essere contrastato, e sul secondo goal, con le solite palle inattive. Tre giocatori liberi, con Vietto che mette in porta. Insomma, nuova stagione vecchie abitudini ci verrebbe da dire, perché pur dominando il Napoli perde, ed è proprio questo lo scatto che devono fare gli azzurri, vincere questo tipo di partite che vengono dominate, seppur calcio d’estate, le buone abitudini vanno prese sin da subito, per modificare il registro della scorsa stagione, e puntare concretamente a qualcosa di importante. Una pillola su Diego Godin, autore negli ultimi dieci minuti di due interventi killer prima su Mertens, senza conseguenze, ed infine su Ounas, con l’esterno ex Bordeaux costretto ad uscire dal campo dolorante. Interventi inutili e senza senso, che da un calciatore della sua esperienza non ci aspettiamo, e che dovrebbe essere quantomeno redarguito dalla società, perché va bene la cattiveria agonistica, ma nel finale di un’amichevole pre-stagione, ci sembra fuori luogo, anche perché più che cattiveria agonistica, è sembrata cattiveria gratuita. Tutto ciò non fa onore al capitano Uruguagio.