di Alessandro Nardi
La prima sfida al vertice della stagione viene vinta con merito dal Brugge che la spunta in una partita molto
bella ed equilibrata contro i rivali dello Zulte Warengem, che nelle prime due giornate aveva mostrato forse
il miglior gioco tra le squadre di questo campionato. Il Brugge però non si lascia impressionare e scende in
campo per vincere, ed infatti dopo solo 12’ di gioco Denswil, su gli sviluppi di un calcio d’angolo impegna il
portiere con un colpo di testa. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere e dopo sei minuti Kaya
cerca e trova in profondità il velocissimo Leya, che brucia il suo avversario diretto ma quando si trova a tu
per tu col portiere decide di servire un assist in mezzo all’area, visto che era troppo coperto per tirare. Il
giovane Olayawaka però sbaglia il movimento ed invece di tagliare al centro dell’area taglia sul primo palo, il
pallone sfila senza che nessun’altro giocatore del Warengem abbia seguito l’azione e così l’occasione sfuma
tra mille rimpianti. È un momento difficile per gli ospiti, ma come spesso accade in questi momenti escono i
campioni: così l’ottimo Vanakem disegna una traiettoria di circa venti metri che va a morire sul piede di
Limbombe, che intanto aveva saltato il suo diretto avversario sull’out di destra sfruttando la sua grande
velocità e di prima intenzione serve un assist prefetto per il solto Denis (fino a quel momento in ombra) che
deve solo aprire il piatto destro e spingere in rete la palla del 1-0 ed il suo quinto gol in altrettante gare,
preliminari di Champions compresi. Il Brugge prende ancor più fiducia nei propri mezzi e due minuti più
tardi Denis semina il panico sulla fascia destra facendo perdere la retta via a due avversari, dopodiché riesce
ad appoggiare a centro area un pallone interessantissimo per l’accorrente Palacios che viene però anticipato
di un soffio dal provvidenziale intervento di Heylen. La partita non ha soste e solo due minuti più tardi, al
26’ i padroni di casa protestano per un calcio di rigore che sarebbe scaturito da un tocco di mano di
Mechele sul colpo di testa di Olayawaka. In verità non mi sembra assolutamente che il pallone abbia toccato
il braccio del difensore, che in ogni caso lo teneva attaccato al corpo e per di più si trovava a distanza molto
ravvicinata. Al 35’ è ancora lo Zulte a rendersi pericoloso con Hamalaian che porge un passaggio smarcante
a Leya, il quale posizionatosi nel cuore dell’area di rigore calcia in maniera troppo molle la palla che
s’infrange tra le gambe di Mechele. Ancora una volta però il Brugge trova lo spunto vincente nel momento
di maggior difficoltà, così al terzo minuto di gioco del secondo tempo usufruisce di un rigore, per altro nitido
causato da una gravissima ingenuità di Derjck che su un calcio d’angolo intercetta con la mano un colpo di
testa di Vanaken piuttosto innocuo. Il penalty viene affidato come sempre a Vossel che spiazza il portiere e
sigla il 2-0. Questo potrebbe essere un duro colpo per i padroni di casa, ma al 52’ Hamalaien scende sulla
sinistra, serve Olayanka, che di tacco gli la restituisce, il terzino sfrutta la voragine creata dall’effetto
sorpresa per infilarsi in area e servire Leya che dopo aver colpito piatto destro non deve far altro che
pensare a come esultare. 2-1 partita riaperta. Al 70’ è De Pauw ad impegnare Hrovath con un gran tiro da
fuori area di rigore ed al 74’ lo Zulte può recriminare un rigore non concesso per un fallo commesso da
Mechele ai danni di Olayanka. A sei minuti dalla fine però il Brugge legittima il vantaggio sprecando una
doppia occasione nell’arco di pochi istanti, prima con Wesley, che in contropiede si presenta solo davanti a
Bostyw, ma gli tira addosso, sulla ribattuta la palla finisce sul sinistro di Diaby, che da posizione centralissima
calcia malamente a lato. Per fortuna del Brugge non c’è tempo e modo per recriminare su questa doppia
colossale occasione mancata, perché l’arbitro manda tutti negli spogliatoi ed il Brugge può festeggiare la
terza vittoria consecutiva.