Alessandro Nardi
In serie b. Perché? Qual è il mistero? Si tratta forse di un giocatore scaso? Vediamo di dare qualche risposta. In verità il talento carioca è stato fermato da una lesione di secondo grado al bicipite femorale destro, infortunio che lo ha fatto star fermo per un mese e mezzo, ma da solo non basta a giustificare le sole sette presenze (più una in Coppa Italia) dello scorso anno. Infatti questa tegola è caduta su Luis Felipe a fine stagione, quando avrebbe già potuto collezionare molte più presenze. Il problema come detto è nella mentalità: mister Bollini ha preferito affidarsi a “vecchi pirati” della categoria: come Tuia, Bernardini, Perico e Vitale. Gente abituata a lottare sui campi “sporchi” e contro giocatori, spesso duri ed arcigni che frequentano la serie cadetta. Tutti giocatori esperti e affidabili per carità, quasi tutti hanno sulle loro spalle oltre 200 partite da professionisti, con svariate presenze in serie A e qualcuna sporadica nelle coppe europee. Vitale ad esempio ha giocato 8 volte in Coppa Uefa\Europa League, ma è giusto? Se si ha a disposizione un talento perché sacrificarlo? Per carità, tutti tengono famiglia e difficilmente gli allenatori mettono a repentaglio la panchina per dar fiducia ad una promessa, ma allora è lecito lamentarsi della continua decadenza del nostro calcio? Come possiamo pretendere di risollevare l’appeal del nostro campionato se non si semina neanche in serie B? E se tutto questo lo trasferiamo ai giovani italiani, come possiamo pretendere di avere una nazionale competitiva se non trovano mai spazio nelle loro squadre nemmeno nelle categorie inferiori? Baggio iniziò al Vicenza, Del Piero al Padova. La storia di questo ragazzo assomiglia molto a quella di Amantino Mancini. Comprato dalla Roma nel 2002 fu girato in prestito per sei mesi al Venezia dove collezionò pochissime apparizioni (12), tornò a Roma e divenne fondamentale prima per Capello, poi per Spalletti. Auguro a Luis Felipe di avere lo stesso identico tipo di percorso ed al calcio italiano di essere più lungimirante con i suoi giovani talenti.