FOCUS: Zulte Warengem

Posted By on Set 27, 2017 | 0 comments


di Alessandro Nardi

 

Giovedì sera la Lazio affronterà lo Zulte Warengem, squadra considerata come la Cenerentola del
gruppo, nella seconda giornata di Europa League. Indubbiamente i belgi hanno un appeal
nemmeno avvicinabile a quello dei biancocelesti, ma non sono una squadra scarsa, né prevedibile.
Mister Dury ama alternare due moduli, in modo quasi matematico: infatti ha schierato i suoi
giocatori quattro volte con il 4-3-3 ed altrettante con il 4-5-1. Il tecnico belga ha la possibilità di
variare spesso il quadro tattico (una volta ha schierato persino il 4-2-3-1) grazie alla duttilità di
alcuni dei suoi giocatori: come De Pauw, che gioca nei tre d’ attacco quando la squadra è schierata
col 4-3-3 oppure gioca come ala destra nel 4-5-1 sacrificandosi molto in fase di copertura. Oppure
Olayinka, che gioca sia come punta centrale che esterna, ma in questa stagione spesso si è
alternato con Kaya nella posizione di esterno sinistro nel centrocampo a cinque. Lo stesso Kaya, un
giocatore brevilineo, dotato di una gran velocità e di un ottimo dribbling è stato schierato spesso
sia come esterno di centrocampo, come
finto nueve
, ma anche come centrale di centrocampo nel
4-3-3. Con risultati piuttosto scadenti a dire il vero. D’altronde con le sue caratteristiche questo
ruolo non gli si cuce di certo addosso, mentre negli altri è determinante. Il loro gioco si basa su un
fortino difensivo dove Leali, ex promessa del calcio italiano comanda i quattro difensori: De Fauw a
destra, Heyelen e Derijck centrali ed Hemalaien sulla fascia sinistra. Poi a seconda se si giochi con il
4-3-3 o col 4-5-1 De Pauw viene schierato come attaccante o centrocampista, ma gli altri che
rimangono fissi sono De Saart, Coopman, Doumbia e Kaya che cambiano le loro posizioni in campo
a seconda del modulo. Ed in attacco in genere la punta è il giovane Olayinka, che nel 4-3-3 però
viene affiancato da De Pauw e a turno da Keya, Leya E Saponic. Olayinka è un attaccante di 21 anni,
ha già siglato 3 gol e 8 assist, nonostante sia alto 1.88 è dotato di un fisico longilineo e di una gran
velocità, la quale unita all’ottimo dribbling lo rendono spesso letale. Leya invece è un ragazzo di 19
anni, anche lui pur essendo alto 1.82 è un giocatore veloce e furbo. È partito nell’undici titolare
solo tre volte, ciò non gli ha impedito di mettere a segno 3 gol e un assist. Inoltre a livello giovanile
può annoverare “scalpi” importanti, tra Youth League e Torneo di Viareggio ha colpito contro
avversari di primissimo ordine come: Benfica, Barcellona, Porto, Borussia Dortumund, Atalanta,
Inter e Milan. In più a soli 16 anni, nella Youth League si è tolto lo sfizio di mettere a segno una
tripletta contro l’Olympiacos. Infine c’è Ivan Saponic, 20 anni compiuti ad Agosto e campione del
mondo under 20 nel 2015, giocando titolare, ampiamente sotto età nella Serbia di Milincovic-
Savic. In questo torneo ha firmato due reti decisive: contro l’Ungheria, al 91’ dando la possibilità
alla sua nazionale di vincere poi ai supplementari e contro il Mali, al 101’ vidima il 2-1, che
spalanca alla Serbia le porte della finale contro il Brasile. In questa stagione aveva iniziato da
titolare, refertando una doppietta alla prima di campionato, poi è sparito per cinque partite e
domenica è tornato, da titolare segnando il gol della vittoria. Non credo però che vedremo in
campo tutti questi talenti, dopo la pesante sconfitta contro il Nizza, i belgi probabilmente
giocheranno col 4-5-1, e la Lazio, dovrà fare molta attenzione alle ripartenze di Olayinka ed al suo
senso del gol, oltre che alla tecnica ed all’estro di Kaya che può divenire un fattore determinante.

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