Amarcord: Roma-Milan 2 aprile 1991

Posted By on Set 29, 2017 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri)  2 aprile 1991, la Roma di Ottavio Bianchi incrocia il cammino  in semifinale di Coppa Italia con il super Milan di Berlusconi e Sacchi. Era quella la Roma testaccina che aveva entusiasmato l’anno prima al Flaminio contro gli “invincibili” rossoneri, vincitori di ben due Coppe dei Campioni consecutive. Una Roma chiaramente inferiore tecnicamente, ma ricca di interpreti di grinta e personalità,  con Rudy Voeller grande attaccante e condottiero, Aldair mago della difesa, Cervone sicurissimo tra i pali e un gruppo ricco di grinta ed attributi, con Desideri, Di Mauro, Rizzitelli, l’eterno Sebino Nela e tanti altri. All’andata la partita era finita 0-0 e per passare il turno ed andare in finale, ai giallorossi non resta che la vittoria. Gullit, Van Basten, Rijkaard, Maldini, Baresi, Donadoni, Costacurta sembrano un muro invincibile, ma la Roma non ci sta e ce la mette tutta per arginare il terribile avversario. In campo vanno Cervone, Pellegrini, Carboni, Berthold, Aldair e Nela, Desideri, Di Mauro, Voeller, Salsano e Rizzitelli, opposti a Rossi, Tassotti, Maldini, Gaudenzi, Costacurta, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit e Massaro. La Roma tiene subito botta, cercando il contropiede, tenendo la difesa ben serrata con tanto di marcatura a uomo. Il Milan come da copione attacca. Al’ 10′ ci prova Gullit con una conclusione acrobatica, ma Cervone è reattivo e respinge di pugno. 8 minuti dopo, furioso batti e ribatti in area giallorossa, Massaro aggancia il pallone ed evita Cervone in uscita, ma calcia fuori da buona posizione. Voeller cerca di impensierire la difesa milanista con varie sgroppate, aiutato da Rizzitelli e in campo è battaglia vera. Al 23′ la svolta: punizione di Desideri, ribattuta da Tassotti, arriva Carboni che scarica il suo sinistro. Pallone deviato da Van Basten che fa goal, ma stavolta nella sua porta, per il giubilo incredibile della Curva Sud, in grande spolvero. 1-0 per i giallorossi. La rete carica tantissimo la squadra di Bianchi che mette ancora più agonismo; Aldair francobolla Van Basten, Nela anticipa varie volte Gullit e Rizzitelli ed il mitico “Tedesco che vola” si battono come leoni. Il Milan però non è morto e torna all’attacco, ad inizio ripresa: Cervone si supera su Agostini e Masaro con due grandi parate, e poi ancora il portiere campano è strepitoso a ribattere la stoccata di Massaro. Sembra vicino il pari ma i giallorossi lottano in maniera strepitosa gettando il cuore oltre l’ostacolo. Nela, Aldair, Gerolin (subentrato a Pellegrini) fanno muro davanti a Cervone, e la Curva Sud spinge i suoi ragazzi con un tifo infernale ed incessante. Ancora pericoli con Donadoni che entra in area in dribbling ma calcia alto. Poi tenta il fischiatissimo Frank Rijkaard , ma il numero uno romanista è prodigioso e salva. In campo e fuori è una bolgia, e la squadra della Capitale è costretta ad una difesa strenua, ma la compattezza granitica si accresce minuto dopo minuto. Ultimi pericoli all’80’: punizione di Donadoni e traversa piena, con Di Mauro che spazza via. Il 90′ è vicino e alla fine arriva. La Roma riesce nell’impresa. Vince 1-0 ed elimina il grande Milan berlusconiano. La finale è sua e andrà a vincerla superando la Sampdoria campione d’Italia. Ma questa è un’altra storia…

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