di Francesco Maiocchi
L’ultima vittoria rossonera in campionato è datata 20 settembre, 2-0 in casa contro la Spal segnando su calcio di rigore.
L’ultima in generale è il 3-2 sul Rijeka in Europa League, entrambe le prestazioni però non sono di certo state esaltanti
nonostante il livello degli avversari. La mancanza di gioco a fine ottobre non è un buon segno e Montella,
nonostante le rassicurazioni di Fassone deve assolutamente vincere oggi con il Genoa e la prossima settimana contro il Chievo.
Senza pensieri – “Voglio vedere la mia squadra libera di testa – assicura il tecnico rossonero-,in grado di giocare con coraggio.
Solo così arriverebbe quella scintilla che ancora ci manca.Conosco i rischi del mestiere, ma non sono di passaggio
e nei cambiamenti è normale incontrare delle difficoltà: in passato è successo anche a Mourinho, Guardiola e Ancelotti”.
Equivoco tattico – Nel brutto pareggio contro l’AEK giovedì scorso, l’Aeroplanino ha provato ad arginare la sterilità offensiva che ha contraddistinto l’inizio di campionato. Suso mezz’ala sicuramente ha reso di più, rispetto agli esperimenti
da seconda punta, ma lo spagnolo, per rendersi pericoloso, ancora cerca la corsia esterna per scatenare il suo mancino.
In generale è proprio questa ricerca dell’esterno, anche nel caso di Bonaventura, e la conseguente mancanza di inserimenti,
che porta la manovra rossonera ad essere prevedibile e lenta.
La soluzione – Montella in conferenza ha aperto al 3-4-3 come modulo ideale: “Considerazione parzialmente vera, ma ciò che fa la differenza nel calcio attuale sono la testa e l’interpretazione. Questo Milan ha qualità,
dobbiamo credere sempre di più nel lavoro che stiamo parlando avanti”.
L’avversario – Il Genoa è una squadra molto fisica che difficilmente permetterà al Milan di dialogare a centrocampo. Ultimamente sono stati tantissimi gli errori di disimpegno dei rossoneri che hanno portato a un gol avversario. Basti pensare
a Biglia nel derby o al quasi autogol in Europa League. Attenzione dunque al pressing alto e alle ripartenze dei liguri.
Il tridente offensivo con Bonaventura e Suso può ridare ai rossoneri un po degli automastimi della scorsa stagione oltre che un po’ di velocità in fase d’attacco.
Così in campo – Montella è pronto a ridare fiducia a Zapata, nonostante Musacchio non abbia sfigurato nelle ultime uscite
o quantomeno non più dei suoi colleghi di reparto. A centrocampo riecco Kessie, escluso dal match con l’AEK e che ultimamente
è apparso a corto di fiato. Come detto in avanti spazio al tridente con Kalinic che ritrova un posto da titolare dopo
l’infortunio.