Francesco Falzarano
Finisce come al solito alla Sardegna Arena, ma stavolta fa più male, stavolta l’onda d’urto è talmente forte che potrebbe, forse, anche atterrire un gladiatore Sannita. Le immagini di ieri sono tante, che ci colpiscono, dal volto di Vigorito prima del rigore, pieno di voglia, di ansia, di paura. Un imprenditore dal pedigree elevatissimo, che in quel momento sembra un bambino impaurito, perché il calcio mette a nudo ogni debolezza, e ci fa sentire sempre un po’ bambini. Fino a quell’esultanza della squadra, unita, forte fragorosa, piena di gioia, alla ricerca di quel punto che nello spogliatoio sarebbe pesato come un macigno. Poteva essere una liberazione, perché psicologicamente in uno spogliatoio certe cose contano, contano tanto. Invece anche ieri si è trasformato tutto in un incubo. Il pari arriva al ’94, non c’è neanche il tempo materiale per andare di nuovo sotto, invece accade, nei trenta secondi restanti il Benevento subisce la rete che può forse sancire la fine della corsa. Il goal con il Torino è quello che ha pesato di più nelle menti e nello spogliatoio giallorosso. Questo in modalità similare vale il triplo, e potrebbe detronizzare definitivamente psicologicamente i giallorossi. Fine della corsa ? Forse. Inizio della rincorsa ? Forse. Se il primo punto è sottolineato dalle sensazioni scritte poc’anzi, la seconda domanda ha una sola risposta che corrisponde al nome di Roberto De Zerbi. Ieri il nuovo mister, si è presentato con la sua proverbiale spavalderia. Cambio di modulo e uomini e subito dentro con la difesa a tre. Nella prima frazione è sembrato un Benevento confuso, distante tra i reparti e fermo nelle idee, scollegato. Poi l’ex Foggia, rimodella la squadra, azzecca i cambi e spinge il Cagliari nella sua area, prima di trovare un pari meritato. L’epilogo è thriller, ma tant’è, non c’è tempo per recriminare. In questa situazione o bere o affogare, e il carattere, la voglia e quella sana rabbia agonistica di De Zerbi, ora può e deve fare la differenza. In prospettiva Lazio e Juventus, sfide da brividi. Si parte con i biancocelesti, sperando che il Vigorito sia quantomeno benevolo con il nuovo tecnico, che detto delle considerazioni ambientali, va giudicato per quanto dimostra in campo. Il destino è ormai segnato, la strega tenterà l’incantesimo per rituffarsi nel campionato.