di Giorgio Dusi
Tre vittorie consecutive, tre punti, tre reti all’Atalanta, tre marcatori diversi. Tre anche le occasioni divorate da Kean, volendo ampliare il discorso. I “se” però finiscono da parte, perché contano i risultati, quelli che l’Atalanta sta finalmente conseguendo in serie. Alla caccia della continuità, forse mai così vicina: la necessità di un filotto di vittorie per aumentare la fiducia, la chimica e soprattutto valorizzare l’intera rosa per mezzo del turnover è ora vicina ad essere colmata.
Nell’anticipo delle 18.30 apre i giochi un Remo Freuler sempre più indispensabile ed essenziale, raddoppia il solito Josip Ilicic, chiude i conti un altro sloveno, ovvero Kurtic. Tutto nella ripresa, tutto nel giro di 25 minuti di una gara gestita con qualche spavento. Con un Gomez in campo ma sicuramente non al meglio, senza Masiello in difesa e con il turno di riposo concesso a Berisha, Petagna, Spinazzola e Cristante, obiettivo unico la vittoria. Missione, di nuovo, compiuta.
Le buone notizie non si fermano però alla classifica, la quale assume una fisionomia sempre più positiva, con 15 punti in 10 partite e il balzo nella parte sinistra della classifica completata. C’è il totale recupero di Toloi, forse il migliore in campo nell’arco dei novanta minuti dell’Atleti Azzurri d’Italia: prestazione di pura solidità, sfiorando anche il gol in semirovesciata. C’è la conferma di Gollini, un secondo iper-affidabile, quasi nemmeno un secondo.
La nota stonata è il risolutore dell’ultima gara, leggasi Andreas Cornelius. Dopo il gol con il Bologna, una prestazione in tono decisamente basso. Poca utilità, eccetto l’assist per Freuler – gol poi annullato dal Var. Sterilità che non preoccupa, ma lascia riflessioni: il danese potrebbe essere un’arma dalla panchina, dal primo minuto fa ancora fatica. Nonostante questo, però, sono tre su tre. Per ora, per Gasperini, va più che bene così.