Sta nascendo una nuova Juve

Posted By on Ott 26, 2017 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Altri tre punti e la notizia non c’è per la Signora. La gara con la SPAL doveva essere una pratica facile facile da archiviare e lo è stata infatti…ma non completamente. I bianconeri con le quattro reti ai ferraresi salgono a quota 31 in stagione, eppure continuano ad incassarne. Anche la SPAL buca la porta juventina, stavolta difesa da Szczesny. E se è vero che si interrompe la striscia di tre partite consecutive con due reti al passivo, i bianconeri confermano una tendenza preoccupante nel complicarsi situazioni apparentemente facili. L’1-2 firmato Paloschi non rappresenta soltanto la decima rete subita in campionato, ma anche la dimostrazione che un episodio rischia di rovinare le certezze di Dybala e compagni in questo segmento di stagione. A conferma di ciò il primo quarto d’ora della ripresa con gli uomini di Semplici vicini al 2-2 in un paio di occasioni, compreso il gol annullato (giustamente) ad Oikonomou.
La Juventus dei primi due mesi è senza dubbio differente dalle precedenti. Una diversità che, però, non necessariamente può portare a risultati diversi dai trionfi delle ultime annate. Sotto gli occhi di tutti il palleggio più fluido a ridosso dell’ultimo quarto di campo. Merito dei maggiori sbocchi che offrono gli esterni e la capacità degli stessi di saper dialogare con Dybala ed Higuain. Da aggiungere all’equazione c’è Alex Sandro e le sue frequenti scorribande offensive. Douglas Costa e Bernardeschi stanno pian piano integrandosi e da loro la trasformazione della Juve potrebbe ricevere l’impulso definitivo. I due, contrariamente a Mandzukic, preferiscono puntare l’avversario e cercare il fondo , dimenticandosi a volte di raddoppi o recuperi difensivi strappa applausi come quelli di Mario. I bianconeri stanno passando da squadra solida, quasi impenetrabile ma a volte allergica alle vittorie roboanti, a una formazione più vivace e garibaldina. Leggermente più femmina, ma anche più bella e con maggiori soluzioni in fase offensiva. Sta nascendo una nuova Juve. Quasi contro il volere del suo allenatore, amante della praticità e poco incline a subire reti ed occasioni avversarie. Eppure il modulo e gli uomini a disposizione del livornese sembrano indicare il quasi inevitabile cambio di direzione.

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