Atalanta, a Torino attese altre risposte

Posted By on Dic 2, 2017 | 0 comments


di Giorgio Dusi

 

Stessi punti in classifica, stesso rendimento poco continuo, ma allo stesso tempo status completamente opposti. Delusione e squadra mei espressa contro compagine universalmente apprezzata. Torino-Atalanta è l’anticipo del sabato della quindicesima giornata di Serie A e per entrambe è un match potenzialmente chiave. Se i granata devono infatti ritrovare trame e continuità per capitalizzare il proprio potenziale offensivo, i nerazzurri necessitano di una vittoria in trasferta in campionato. Per ora l’unica è arrivata in Europa League, sul campo dell’Everton.
Non è però l’unica risposta a cui sono chiamati i bergamaschi. L’1-0 contro il Benevento di lunedì scorso non è stato infatti accompagnato da una prestazione convincente e alcuni elementi sono risultati ancora un pizzico indietro dal punto di vista fisico. Le prime conseguenze del doppio impegno si fanno sentire, ragion per cui Gasperini ha accolto con entusiasmo l’intera settimana per lavorare. Un particolare verificatosi per la prima volta in stagione, a cavallo tra novembre e dicembre. Tirare il fiato è utile soprattutto ai sempre presenti come Freuler e Gomez, elementi imprescindibili per Gasperini.
All’Olimpico sarà un test particolare anche per la difesa, la quale si trova di fronte un tridente di altissima qualità come quello composto da Iago Falqué, Belotti e Ljajic. La difesa orobica ha finora concesso già diciotto reti in campionato, tante quante quelle prodotte dall’attacco granata. Un dato ovviamente condizionato dal rendimento di Belotti: soltanto tre gol in Serie A, l’ultimo dei quali il 20 settembre.
Per caratteristiche e vocazione l’Atalanta parte in ogni caso favorita, perché può concedersi la possibilità di giocare sia di difesa e contropiede che tenendo in mano il pallino. Il Torino deve ancora conoscersi, capirsi, trovarsi. Gli orobici hanno invece le idee chiarissime, le stesse che mettono in campo da mesi, da quando la favola è iniziata.Vanno però mostrate anche in trasferta, per interrompere il digiuno e iniziare la scalata verso un’Europa lontana, ma non imprendibile. Di nuovo.

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