di Vincenzo Boscaino
Il calcio, come la vita, è fatto di incontri, di ritorni.
Iachini e Pioli, Pioli e Iachini. Quante volte avranno letto i tifosi della fiorentina questi due nomi nell’undici iniziale dal 1989 al 1994, periodo in cui i due militavano da calciatori nella Viola.
Pioli e Iachini, di nuovo. Da avversari, però, questa volta. Perché il calcio, come la vita, è fatto di incontri e di ritorni. Iachini è tornato ad allenare in settimana il Sassuolo e il destino l’ha voluto subito contro la sua ex squadra, il suo ex compagno.
A poche ora dalla sfida, non ci si può nascondere ancora dietro l’evidenza. È una partita delicata. La Fiorentina per capire cosa vuol essere, dove vuole essere. Il Sassuolo per invertire la rotta, per mettere in chiaro che quelle non sono le sue zone, che vale di più.
I due allenatori si presentano con moduli speculari: un 4-3-3 in cui ci saranno moltissimi duelli individuali. Sfida nella sfida quella degli attacchi: Chiesa-Simeone-Thereau contro Politano-Matri-Berardi.
L’attacco della Viola ha il compito di scardinare la difesa del Sassuolo con il possesso palla, cercando di aggirare la difesa avversaria con attacchi sulle fasce: Thereau e Chiesa andranno sistematicamente ad attaccare Gazzola e Peluso per creare la superiorità numerica. Dall’altra, i tre del Sassuolo possono sfruttare le praterie che i padroni di casa lasceranno alle spalle della difesa, cercando di prendere possesso della metà campo avversaria.
A centrocampo i soliti e collaudati Benassi, Badelj e Veretout dovranno prendere il pallino del gioco e cercare il più possibile di allargare il gioco per le avanzate di Laurini e Biraghi che avranno la “licenza” di accompagnare l’azione e creare superiorità numerica.
Davanti a Sportiello, la garanzia per Mister Pioli è garantita dal duo Pezzella-Astori, che si alterneranno a turno su Matri e dovranno prestare attenzione alle penetrazioni, del solito, Missiroli.
Iachini si presenta all’Artemio Franchi con ben undici italiani in campo: Consigli, Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso, Mazzitelli, Mangnanelli, Missiroli, Berardi, Matri, Politano.
In conferenza pre-partita, l’allenatore del Sassuolo ha dichiarato: “Dovremo fare una gara di personalità e buona organizzazione, senza rinunciare ad attaccare con i tempi e la maniera giusta”.
Tempi e maniera giusta. Due parole chiave. I ritorni hanno bisogno dei tempi e maniera giusta. Chissà chi li troverà. Pioli o Iachini, Iachini o Pioli. Comunque andrà ai vecchi tifosi Viola scapperà un sorriso a rileggere i loro nomi vicini, vicini come un tempo.