Nicola Ciacciarelli
Atene come Napoli. Un crocevia fondamentale della stagione di Madama. Anzi di più. Perchè in ballo ci sono milioni di euro, quelli che verrebbero incassati in caso di passaggio del turno. La qualificazione è lì a portata di…vittoria. Per evitare sgradite sorprese, vedi vittoria Sporting al Camp Nou, servono i tre punti a casa di un Olympiacos fuori dall’Europa, ma che fece penare per un’ora abbondante i bianconeri all’andata.
I greci dovrebbero propendere per il solito ”finto” 4-2-3-1. Lemonis farà turnover, ma non troppo. Il prestigio di avversario e competizione non permettono stravolgimenti estremi. I dubbi di Allegri non riguardano tanto il modulo (si va verso il 4-3-2-1), quanto alcuni uomini da impiegare come ad esempio Pjanic non proprio al meglio. Concentrazione ed un inizio deciso sono gli ingredienti per uscire dal Karaiskakis con i tre punti. I campioni di Grecia lasceranno, inevitabilmente, il pallino del gioco alla Juve. La gara di settembre mise in mostra una squadra non dall’elevato tasso tecnico, ma volitiva ed abile nella chiusura dei varchi. Ecco perchè la Juve potrebbe-dovrebbe puntare sulle accelerazioni e la capacità di creare la superiorità numerica di Douglas Costa, o in alternativa di Cuadrado. Sulla loro strada probabilmente Koutris, un brevilineo dal buon passo ma ancora acerbo. Allegri però non vorrà rinunciare a chili e centimetri e fino all’ultimo spera di poter usufruire di Mario Mandzukic. Il croato sarebbe arma fondamentale per sponde e la lotta fisica che si preannuncia aspra all’interno dell’area greca. Altra chiave degli attacchi al fortino biancorosso saranno le imbucate per Higuain. La linea di difesa a quattro degli uomini di Lemonis, con due centrali come Botia ed Engels restii a battersi in velocità, difficilmente agirà alta. Per la Juve potrebbero aprirsi interessanti spazi all’altezza dei venti metri finali e, dunque, la possibilità di conclusioni dal limite. Opzione sin qui poco esplorata durante la stagione. Pazienza, calma e un giro palla veloce, fatto di cambi di gioco risulteranno letali. Gli ottavi sono lì. Occorrono tre punti. Come a Napoli. Anzi, di più.