di Giorgio Dusi
La sperimentale Atalanta di Coppa Italia, infarcita di giovani e con un ampio turnover, ha superato il turno avendo la meglio del Sassuolo per 2-1. Gasperini ha potuto trarre eccellenti risposte dai tanti giovani schierati nell’undici titolare, nonostante la sua squadra abbia corso più di un brivido nel quarto d’ora finale dopo aver controllato con sicurezza i primi 75 minuti di gioco.
In evidenza si è messo soprattutto Gianluca Mancini. Il centrale classe 1996, che aveva già esordito in stagione contro la Fiorentina, ha confermato tutte le proprie doti. Con il difficile compito di giocare praticamente a uomo su un attaccante navigato ed esperto come Alessandro Matri, l’ex Perugia e Fiorentina ha giocato spesso d’anticipo sul numero 10 neroverde impedendogli di fatto la ricezione. Al suo fianco anche Bastoni ha gestito la partita con ottima sicurezza, è salito d’intensità soprattutto nella ripresa dopo un primo tempo piuttosto poco impegnato.
La difesa, comandata dal leader Toloi, ha trovato ottimo supporto anche dal centrocampo, soprattutto con un De Roon lucido e pimpante, in grado di far girare bene la squadra con l’essenziale aiuto di Jasmin Kurtic. Lo sloveno ha fatto la spola tra la trequarti e la mediana mettendo in grandissima difficoltà il centrocampo del Sassuolo, dominato fisicamente dal 27 nerazzurro, mentre Haas, la sorpresa, è stato piuttosto timido anche se tecnicamente pulito.
L’ottimo contributo in termini di spinta sulle due corsie – scelti Castagne e Gosens – ha permesso di allargare il campo e velocizzare la manovra soprattutto nei primi 45 minuti, quando un vivace Orsolini ha interpretato di fatto il ruolo di seconda punta tagliando in maniera frequente all’interno dell’area di rigore. Il classe 1997 è stato una sorta di ago della bilancia per le offensive nerazzurre, visto che tante di queste sono passate dai suoi piedi o dai suoi movimenti. L’under21 azzurro ha anche colpito un palo nel primo tempo oltre ad aver servito l’assist a Toloi (sfortunato protagonista anche dell’autogol che nel finale ha riaperto il match) per il gol del 2-0 da calcio d’angolo.
È stato invece Andreas Cornelius a sbloccare la partita con un ottimo sinistro a incrociare. Il danese è stato uno dei migliori in campo insieme a Mancini anche se ha commesso alcuni errori tecnici di troppo. Nella ripresa anche l’ex Copenhagen è calato vistosamente, così come tutta l’Atalanta. Il Sassuolo ha provato a crederci tanto da chiudere il match con quattro giocatori offensivi in campo, soprattutto con un Politano che in venti minuti ha creato più di quanto abbiano fatto gli altri giocatori di Iachini nell’intero arco dei novanta minuti. Troppo tardi per rimettere in piedi una partita che l’Atalanta ha meritato di vincere, ma che avrebbe potuto archiviare con alcuni minuti d’anticipo. Al prossimo turno i bergamaschi ospiteranno il Napoli per provare a guadagnarsi una semifinale che cambierebbe forse la reputazione che Gasperini ha della Coppa Italia.