di Vincenzo Boscaino
Ricomincia la coppa Italia, con una grande partita: Lazio – Fiorentina. È anche Santo Stefano, chissà se dopo i regali di Natale Mister Pioli non ha ancora voglia di aprirne altri, una qualificazione in semifinale, chissà.
Lazio Fiorentina è un match che già c’è stato quest’anno in campionato. C’è stato un prima e un dopo quella partita, sia per la Lazio che per i Viola. La squadra di Pioli da allora ha cambiato rullino di marcia e ha chiuso la saracinesca davanti a Sportiello: 0 gol subiti in campionato dopo il Match dell’olimpico.
La Lazio di contro ha arrancato trovando solo una vittoria pochi giorni fa dopo un periodo non all’altezza di inizio Campionato.
Ma questa è la coppa Italia, è diverso. Novanta minuti dove non c’è nessun passato, nessun record di imbattibilità, nessun calcolo vedendo la classifica. Un match da dentro o fuori. Vincere è l’unica cosa che conta per dirla alla Boniperti.
In Attacco spazio all’inedita coppia d’attacco Thereau-Babacar, potenzialmente infermabili. Il francese ha tecnica per costruire e rifinire il gioco sulla trequarti, il senegalese è un cecchino negli ultimi metri di campo. Khouma stasera giocherà per aiutare la squadra, e per cercare di scrollarsi di dosso quell’etichetta di riserva di lusso che inizia ad andargli un po’ troppo stretta.
Per il resto confermata la stessa squadra di Sabato contro il Cagliari, che tanto ha fatto bene. Un’unica eccezione a porta: fuori Sportiello e dentro Dragowski.
È Santo Stefano e i giocatori Viola hanno la possibilità di regalare un fine anno meraviglioso ai loro tifosi, a loro stessi, ed anche al loro allenatore che, chissà, gradirebbe proprio un altro regalo: un regalo che si chiama “semifinale di coppa Italia”.
Fiorentina (3-5-2): Dragowski, Pezzella, Astori, Vitor Hugo, Chiesa, Benassi, Badelj, Veretout, Biraghi, Babacar, Thereau. (Sportiello, Cerofolini, Laurini, Bruno Gaspar, Milenkovic, Maxi Olivera, Sanchez, Critosforo, Saponara, Eysseric, Gil Dias, Simeone). All.: Pioli.