(di Gianluca Guarnieri) Di fronte al proprio passato. Questo il tema di Roma-Sassuolo di sabato pomeriggio, ultima gara dell’anno 2017, con Eusebio Di Francesco opposto alla squadra emiliana, che lo ha visto protagonista e che lo ha portato sulla panchina del club di Piazzale Dino Viola. Di Francesco contro il Sassuolo, dove il mister abruzzese ha realizzato un percorso eccellente guidando la squadra nero-verde dalla B alla serie A, ed in seguito ai preliminari di “Europa League”, traguardo impensabile per il team del presidente Squinzi. Un cammino, che ha visto Di Francesco sempre protagonista contro la sua ex squadra all’Olimpico, con ben 3 pareggi e soltanto una sconfitta, dimostrando un buon calcio ricco di verticalizzazioni ed aggressione sul primo portatore di palla, evidenziati anche in questi primi mesi di campionato. Un periodo che va dal 2012 al 2017 che ha visto anche l’affermazione di ottimi talenti, vedi Berardi, Pellegrini, Defrel (entrambi hanno seguito il tecnico nella Capitale…), Politano, Zaza, Acerbi. Una partita che oltre ai ricordi di un gradevole passato prossimo deve riportare al successo la Roma, dopo il doppio scivolone in Coppa Italia e Campionato, contro le torinesi, e che ha fatto vivere un Natale in tono minore ai tifosi romanisti. I tre punti saranno d’obbligo considerando anche il fatto di poter giocare due gare consecutive davanti ai propri tifosi (Sassuolo appunto e Atalanta il 6 gennaio, prima giornata del girone di ritorno), prima del break di gennaio che riporterà i giallorossi in campo il 21 gennaio contro l’Inter a San Siro. Una gara importante, all’ombra di uno “ieri” piacevole e dolce, ma da archiviare rapidamente, in un match determinante per la zona alta della classifica.