di Francesco Morasso
L’avevamo auspicata, immaginata, persino descritta esorcizzando tutte le paure e stasera…è finalmente arrivata quella notte da Vero Grande Milan! C’erano tutti gli ingredienti necessari : il derby da sfavoriti, la gara da dentro o fuori, le pesanti sconfitte a ridosso, il ritiro punitivo, la diffidenza dell’ ambiente che con le defezioni dell’ ultima ora si tramuta quasi in scherno…e la storia nella storia del terzo portiere debuttante che non è un atleta qualunque, ma è proprio il fratello di quel famoso Donnarumma sempre additato dai più come raccomandato non all’ altezza. Sin dalle prime battute lo scetticismo e l’ironia si trasformano in boati di un crescendo rossiniano ad ogni affondo convinto dei Ragazzi o ad ogni parata (una davvero miracolosa per la verità) del Buon Antonio; la sua favola, intervento dopo intervento, conquista davvero tutti. Una bellissima serata che regala certezze preziose quali la brillantezza, la reattività sulle seconde palle, una convincente coppia di difensori centrali, una Var che due su due dà ragione al Diavolo, un gruppo nuovo che finalmente si crea una memoria positiva vincendo una gara difficile e giocando al pallone con padronanza e fiducia. Insomma una partita epica che sotto una pioggia incessante si sblocca al minuto 104 del primo tempo supplementare grazie al nuovo “bambino d’oro” rossonero Patrick Cutrone che, pescato in area da Suso, pietrifica Handanovic e firma il vantaggio. Vince il Milan e passa il turno, incontrerà la Lazio in semifinale, andata il 31 gennaio e ritorno il 28 febbraio.
Mentre L’ormai ex Montella sta per firmare per il Siviglia e Spalletti è costretto a dipanare la matassa nerazzurra in conferenza stampa, Gattuso è chiamato a tradurre il Poema Epico di stasera in Letteratura fiorentina del Quattrocento…tra poco più di 72 ore proprio contro i gigliati al Franchi. Che Dio conceda a Rino la continuità!