di Elia Faggion
Il derby tra Inter e Milan è sembrato un cinepattone (non particolarmente gradito dalla critica nerazzurra). Una partita in cui gli errori e il caos hanno tragicamente dominato sulle idee e la qualità. Una partita risolta ai supplementari, da una conclusione fulminea di Partick Cutrone a 6 minuti dal 120’. Così l’Inter è eliminata dalla Coppa Italia.
I nerazzurri hanno ben poco da discutere o recriminare: la sconfitta è ampiamente meritata. Sul campo di gioco l’assenza di idee è stata plateale, così come il calo di certezza e identità, smarrite quasi repentinamente da un mese a questa parte, dopo un autunno che ha rasentato la perfezione. Adesso le partite consecutive senza vittoria sono 4, lesconfitte di fila sono 3. Dopo il pari con il Pordenone, solo il buio.
Questo derby poteva rappresentare il trampolino del rilancio interista, il raggio di luce in questo dicembre così ombroso, freddo, ed oscuro; invece si incarna nello specchio che riflette tutte le paure, le fragilità, e le insicurezze della squadra di Spalletti. Con tutti i titolari in campo, e contro una squadra priva di un orientamento tattico, l’Inter non solo non è riuscita a dominare lo scenario.. ma è stata addirittura sottomessa.
E sabato? A San Siro arriva la Lazio: squadra ordinata, sicura, e tenace. In sintesi, ostica. Per Spalletti, che si è seduto 299 volte sulla panchina della Roma, sarà il secondo derby nel giro di quattro giorni. Il primo tentativo di risolvere il “problema mentale” (come lo definisce lui), che affligge la sua Inter è stato cannato in pieno.. vedremo se servirà rispolverare antiche rivalità, per trovare la cura a questo mal di testa natalizio.