di Giovanni Rosati
Nell’ultima partita dell’anno. Nell’ultima del girone d’andata. Nei minuti finali. Forse non poteva esser altrimenti: è così che la Sampdoria ha deciso di tornare, finalmente, alla vittoria.
Le novità nell’undici titolare blucerchiato schierato contro la Spal sono due: il rientro dal primo minuto di Sala sulla destra al posto di Bereszynski e la presenza di Caprari in avanti in sostituzione del malconcio Zapata.
La Sampdoria tiene in mano in linea di massima il pallino del gioco, ma gli ospiti non rinunciano a scorribande che ne dimostrano l’organizzazione e la pericolosità offensiva. In grande spolvero l’attaccante spallino Floccari, mentre fornisce un’ottima prestazione anche il reparto difensivo blucerchiato. Su tutti si sono distinti Silvestre, che si è mostrato oggi per la prima volta con una pettinatura rasata per lui totalmente inedita e inimmaginabile, e soprattutto l’estremo difensore Viviano, che si è esibito in parate di fondamentale importanza.
Novanta minuti di attacchi e contrattacchi, ma a reti saldamente inviolate. La piega presa dalla partita lascia intuire ai tifosi doriani che anche oggi, come nelle ultime uscite, non ci sarà occasione di festeggiare. Sono abbattuti, stanchi, delusi.
Poi, nei minuti di recupero, Pairetto fischia e indica il dischetto. Il fallo di Viviani su Ramirez non è forse il più limpido della stagione, ma poco importa. Quagliarella batte Gomis, la Samp va finalmente sull’1-0 e sente l’ammaliante odore della vittoria. Inebriato, l’undici blucerchiato trova subito il raddoppio. Al minuto 94’ il nuovo entrato Kownacki serve sul filo del fuorigioco il solito Quagliarella, che in spaccata raddoppia.
Il Ferraris torna in festa, mentre la Samp ritrova i tanto anelati tre punti, che mancavano da ben un mese e undici giorni. Il 2017 si chiude fornendo ai blucerchiati quello scossone che tanto serviva loro per destarsi da un periodo di magra durato fin troppo e cominciare l’anno che verrà con rinnovata forza ed efficacia.
Soddisfatto Giampaolo a fine match: “È stata una partita sporca, non giocata benissimo ma con la cattiveria e la voglia di vincerla a tutti i costi. Ci siamo riusciti e non era facile”, ha detto il tecnico di Bellinzona, che ha poi voluto rivelare il proprio pungente augurio per il 2018 alle porte: “Spero di trovare un manto erboso degno. Il terreno del Marassi non ci ha di certo aiutati, è stato impossibile giocare a calcio per tutt’e due oggi”.