di Alessandro Nardi
E’ quasi un urlo, un’invocazione, quella di Mihajloivic: “Si può! Loro sono più forti di noi, ma in una partita secca possiamo giocarcela con chunque”. In realtà Sinisa sa perfettamente che sarà molto difficile, se non impossibile per i suoi ragazzi superare l’ostacolo derby, ma è altrettanto vero che con il campionato che procede ancora in modo balbettante, provare a vincere la coppa Italia è un ottimo modo per entrare in Europa. Quindi la formazione sarà molto vicina a quella titolare. Rientrerà Baselli, come ha annunciato lo stesso Mihajlovic e non è detto che in porta verrà riproposto Savic come nella partita vinta contro la Roma. Il resto della formazione sarà molto simile a quella di domenica scorsa, con “gallo” Belotti che probabilmente riprenderà il suo posto a scapito di Berenguer ed andrà a forma il collaudatissimo tridente con Iago Falque e Niang, che è stato elogiato dall’allenatore serbo in conferenza stampa. Mihajlovic d’altronde usa con lui il bastone e la carota e dopo averlo “bastonato” venerdì scorso, oggi gli regala lo “zuccherino” elogiando la sua partita di sabato, che è sembrata in verità rivedibile, come del resto quella di tutti i giocatori del Toro. Allegri da parte sua ha annunciato che compirà del turn-over, ma non troppo. D’altronde “è sempre un derby, quindi va vinto”. Sicuramente non ci sarà ancora Buffon, giocherà Szczesny, definito dal tecnico livornese “l’erede di Buffon”, chiudendo in questo modo le voci di mercato su un pesante interessamento della “Vecchia signora” per Gigio Donnarumma. Mancheranno anche Cuadrado, De Sciglio e Pjaca (che ormai è sul piede di partenza “per poi tornare più forte di prima”), sicuramente giocherà Dybala, anche se Allegri ancora non ha deciso in quale posizione, affianco a lui in lotta per due maglie Higuain, Mandzukic, Duglas Costa e Bernardeschi. C’è anche il dubbio Marchisio, ma Allegri ancora non sa se farà giocare la squadra col 4-2-3-1 o col 4-3-3, in realtà il numero 8 bianconero avrebbe potuto giocare con entrambi i moduli, ma con le capacità d’inserimento che gli appartengono potrebbe fare l’interno nel centrocampo a tre. In ogni caso sarà un compito arduo quello che attenderà gli uomini di Mihajliovic ma questo sarà solo un altro, piccolo passo verso l’Europa.