di Giorgio Dusi
Una sconfitta interna con il Cagliari non era esattamente il miglior modo per chiudere un 2017 sontuoso, ma a conti fatti l’apertura del 2018 è stata persino migliore di ogni prospettiva immaginabile. Soltanto martedì sera l’Atalanta sconfiggeva il Napoli a domicilio, prendendosi una semifinale di Coppa Italia e conseguente bagno di folla all’aeroporto di Orio al Serio, ma quattro giorni dopo è già tempo di pensare ad un’altra impresa. I nerazzurri giocheranno la prima gara del 2018 di Serie A sul campo della Roma con l’obiettivo di ripetere l’impresa, di espugnare il terreno di gioco di una grande, di cavalcare l’onda lunga sulla cui cresta la Dea sta da più di un anno.
Dopo lo stop interno del 30 dicembre i bergamaschi hanno perso terreno dalla Sampdoria, sesta e di nuovo a +3 (30 punti contro 27) sulle principali inseguitrici. L’1-2 maturato in casa con i sardi ha anche rappresentato la prima sconfitta in assoluto dopo otto risultati utili consecutivi, ma il ritmo non è stato perso. Lo ha dimostrato il match del San Paolo, nel quale anche le alternative hanno dato prova di solidità – su tutti Castagne e Cornelius – oltre che aver confermato il ritorno in eccellente stato di Gomez dopo un periodo di difficoltà.
A Roma ritorneranno con buona probabilità Spinazzola, Hateboer, Ilicic e Petagna dal primo minuto, oltre a Masiello, perni insostituibili a cui Gasperini non ha intenzione di rinunciare nuovamente dopo il turno di riposo di Coppa Italia. Di fronte i giallorossi privi di Nainggolan e De Rossi, con tre risultati negativi in serie tra campionato e coppe ed in un momento non facilissimo dal punto di vista psicologico. L’Atalanta ha di per sé già dimostrato di potersela giocare contro la Roma nella gara d’andata, quando soltanto una punizione di Kolarov la costrinse alla resa, ma questa volta sarà diverso.
All’Olimpico infatti i bergamaschi non scenderanno in campo soltanto con l’obiettivo di centrare un’altra impresa, ma per ragioni di classifica fondamentali. Perdere altri punti dalla Sampdoria – impegnata sul campo del Benevento – significherebbe affrontare un febbraio infernale, con la doppia sfida al Dortmund, tre sfide contro la Juventus e una con il Napoli e la necessità di ricucire uno svantaggio verso il sesto posto (il settimo è il bonus e dipende, come noto, dalla vincente della Coppa Italia). Nel marasma di centro classifica l’Atalanta prova a issare la propria bandiera. Obiettivo tre punti, anche all’Olimpico, con la solita faccia tosta.