Tiziano Villanacci
Philippe Coutinho è ufficialmente un giocatore del Barcellona, per la mostruosa cifra di 164 milioni di euro. Il più costoso colpo della storia del mercato invernale porta la tinta blaugrana, quasi come a voler rispondere all’acquisto della storia del calcio, quello di Neymar la scorsa estate dal parte del PSG, proprio ai danni dei catalani.
L’ex fantasista del Liverpool è stato il sogno mai nascosto della dirigenza spagnola sin da Luglio, con gli inglesi che rifiutarono fino a 180 milioni di euro. Valverde poi ha deciso di virare su Dembele del Borussia Dortmund, comprato ad una cifra più modesta, “soli” 105 milioni di euro più bonus… Ironia della sorte ha voluto che il giocatore francese si sia infortunato seriamente a livello muscolare e solo in questi giorni sia tornato in pianta stabile in squadra. l’ex allenatore dell’Athletic Bilbao avrà due assi in più nel suo reparto offensivo.
Come si inserirà Coutinho in un sistema in questo momento quasi infallibile? Si perché dopo la cocente sconfitta subita per mano del Real Madrid nella doppia sfida di supercoppa spagnola, il Barcellona ha preso il volo, chiudendo come prima il proprio girone di Champions League ed essendo capolista in Liga con ben nove punti di vantaggio sull’Atletico Madrid. Valverde ha introdotto all’interno del classico “tiki taka” del Barcellona il suo credo, il 4-2-3-1, sfruttando a meraviglia l’acquisto di Paulinho, che sta garantendo gol e muscolatura al centrocampo blaugrana, apparso nelle ultime stagioni un po’ carente, soprattutto dal punto di vista della brillantezza fisica.
All’interno di quest’ultimo modulo, Coutinho potrebbe essere un perfetto trequartista o un’ala sinistra adattata, molto più votata ad accentrarsi come Messi che a puntare l’uomo sulla fascia come Neymar. Potrebbe creare quella fitta ragnatela di passaggi con Iniesta e lo stesso argentino in grado di destabilizzare il pressing avversario. Stessa cosa dicasi per un ipotetico 4-3-3, dove andrebbe in competizione con Dembele per il ruolo di sparring partner di Messi e Suarez.
Ciò che però il Barcellona sta facendo è anche un pensiero legato ad un futuro di medio-lungo raggio, ovvero il dopo Messi. Dei tanti acquisti fatti nel reparto offensivo, Coutinho sembra quello più adatto, come movimenti e visione di gioco, a sostituire la “pulce”. Nel Liverpool godeva di libertà particolari che solo a lui venivano concesse, venendo più basso a prendere il pallone e creando pericolosità.
Con l’aggiunta di Dembele e Coutinho Valverde ora avrà maggiore possibilità di gestire sia il “10” ma anche Suarez, eccessivamente impiegato per mancanza di valide alternative in questa stagione. Un ipotetico tridente composto da Coutinho, Dembele e Messi farebbe ritornare il Barcellona indietro di qualche anno, quando la fantasia era davvero al potere.
Coutinho continua la tradizione dei campioni brasiliani al Barcellona. Neymar, Ronaldinho, Rivaldo, il primo Ronaldo, sono gli esempi più eclatanti. In Italia, all’Inter, era giovane ma ha imparato la tattica, che poi ha utilizzato in Inghilterra al Liverpool, dove ha appreso le doti di leadership. Ora al Barcellona dovrà fare un ulteriore salto di qualità, perché in Catalogna il fallimento non è non essere competitivi, ma non vincere tutto quello al quale si partecipa.