di Rodolfo Arcudi
Ricominciamo. Il sogno di una vittoria si spegne all’alba del nuovo anno, la crescita del gruppo “difrancescano” implode in una bestemmia a Capodanno.
Più che il primo botto del 2018, sembra l’ultimo atto di una serie di scelte poco coerenti, partendo da un mercato in cui si è venduto a richiesta e si è comprato ciò che si è trovato sul banco, a prescindere dalle evidenze tecniche, per arrivare ad un esercizio della disciplina di gruppo ondivaga, tra gravi comportamenti in campo blandamente stigmatizzati e giuste punizioni esemplari quando ormai la situazione sembra fuori controllo.
Si naviga a vista, ad ogni giro cambiamo cinque carte sperando di azzeccare la mano giusta, di nuovo tutti possibili partenti i protagonisti di questa ennesima annata deludente.
Eppure questa squadra ha dimostrato di poter fare bene, di avere valori tecnici e soprattutto di personalità che sarebbe un peccato azzerare.
Una rosa completa, una giusta miscela di giovani ed esperti, un allenatore competente e serio; tutte considerazioni di poche settimane fa.
Ora, in periodo di mercato, i dirigenti viaggiano in tutta Europa alla ricerca di nuove risorse tecniche e finanziarie, ma l’impressione è che sia tutto un “facite ammuina” a beneficio di tifosi e ambiente.
Questa società dovrebbe essere capace di un vero atto di coraggio, il coraggio di non fare niente, magari bloccare il mercato per un anno se gli introiti della Champions league lo permetteranno, difendere veramente questa squadra e le proprie scelte.
Sarà veramente bellissimo quando questa proprietà, che pure ha dei meriti, comprenderà che “This land is our land” e ameremmo che fosse coltivata quotidianamente con amore.