Freuler, l’imprescindibile dell’Atalanta

Posted By on Gen 15, 2018 | 0 comments


di Giorgio Dusi

 

Remo Freuler non è un giocatore da prima pagina, è uno che bada piuttosto al sodo. Da buon svizzero, è ordinato e preciso. Non solo nella trasmissione della palla ai compagni. Etichettarlo come un semplice regista basso che detta i tempi però non sarebbe corretto. Il suo lavoro di corsa, fiato e interdizione non passa però inosservato. Se n’è accorta l’Atalanta come se ne sono accorti anche in giro per l’Europa. Ad affermarlo sono in primis i numeri: ha vinto più contrasti di tutti nella rosa nerazzurra.

Non è un box-to-box midfielder, non è un giocatore totale: ha una chiara dimensione tattica, ma la interpreta in maniera completa. Che sia il metronomo dei nerazzurri non è un mistero, ormai dal gennaio scorso Gasperini gli ha affidato le chiavi della squadra dopo la partenza di Gagliardini. Freuler ha risposto con la qualità e la precisione nella distribuzione della palla, soprattutto nella prima metà della stagione in corso: 88.9% di passaggi portati a termine, anche in questo caso è il migliore tra i bergamaschi, così come per tocchi di palla.

La sua escalation è stata provvidenziale per garantire a Gasperini equilibrio e corsa in mezzo al campo, caratteristiche chiave nell’economia di gioco nerazzurra. Non gli si chiedono gol, anche se in due anni a Bergamo ne ha realizzati nove (con sette assist), anche perché il bilanciamento della squadra dipende in gran parte dalla sua posizione. Quando intravede un corridoio però sa coglierlo, ha la dote di essere sempre al posto giusto nel momento giusto grazie al suo eccellente senso tattico.

“Lucidità” e forse la parola chiave per Freuler. Quella che non gli manca mai nelle letture, che siano offensive o difensive. Una dote che nel calcio fa la differenza. Anche per questo è il più presente dei nerazzurri per minuti e per partite giocate da titolare. Un record-man nel suo piccolo. Un uomo fondamentale per gli equilibri nerazzurri, con tanti occhi addosso e le tentazioni che possono farsi sempre più frequenti. A quasi 26 anni (li compirà ad aprile) e con un Mondiale da disputare con la sua Svizzera, la possibilità di provare il salto in una big inizia a farsi concreto. Anche se forse quest’Atalanta è quasi una big.

Submit a Comment