Giovanni Rosati
È dallo scorso 9 Settembre che la classifica di Serie A presenta dei fastidiosi asterischi, che portano chi la legge a dover dire “eh, ma loro hanno ancora una partita in meno, va considerato che potrebbero avere tre punti in più”. Da stasera, finalmente, tutte le squadre torneranno ad aver giocato lo stesso numero di partite, riducendo a zero i ‘se’ e i ‘ma’.
A quattro mesi e mezzo dall’allarme meteo che ha costretto al rinvio, la Sampdoria riceverà a Marassi la motivatissima, ma decimata Roma di Di Francesco. I giallorossi sono reduci dal pari di San Siro e chiamati a fare risultato pieno per non perdere terreno sui cugini della Lazio e sull’Inter, proprio l’ultima rivale dei giallorossi.
La partita sarà però di fondamentale importanza anche per i padroni di casa, sull’onda dell’entusiasmo dopo il 3-1 rifilato alla Fiorentina domenica scorsa. Coi tre punti, la Samp potrebbe salire a +5 sul Milan e +6 sull’Atalanta, le più temibili avversarie per quello che si scrive ‘sesto posto in campionato’, ma si legge ‘Europa League’.
“La Roma vuole essere leader durante la partita e avere il pallino del gioco” ha detto Giampaolo in conferenza stampa. “Non ti lascia giocare e difende alto, con coraggio” ha aggiunto. Alla sua squadra ha invece chiesto carattere: “Mi aspetto che la Samp abbia personalità, che faccia la partita e abbia il coraggio di riprendere iniziativa”.
Il tecnico blucerchiato ha poi aggiunto che dovrà valutare le condizioni di molti giocatori, tra cui l’eroe dell’ultimo weekend Quagliarella, e ha ammesso quindi di essere in alto mare con la scelta del proprio undici titolare. Si va quindi verso una formazione tipo imperlata di sporadiche novità, anche in vista della partita che metterà nuovamente di fronte Samp e Roma nel weekend.
Non sarà facile battere la Roma, squadra solida e costruita con l’ambizione di poter lottare per il gradino più alto del podio. Sarà importante mostrarsi nella miglior forma possibile o, come dice la canzone di Ligabue citata ieri in conferenza da Giampaolo, “Leggero, nel vestito migliore”.