di Giorgio Dusi
“Tre sconfitte consecutive in casa? Preferisco le quattro vittorie consecutive in trasferta…”. Che in realtà, però, sono cinque se andiamo a considerare anche le coppe. L’Atalanta ha invertito la tendenza delle prime giornate che non la vedevano in grado di vincere lontano da casa, ma ha sterzato troppo e preso l’esatta via opposta. Dopo la caduta interna con il Cagliari, anche Napoli e Juve hanno espugnato Bergamo. Entrambe con il minimo risultato, entrambe lasciando più di un rimpianto a Gasperini tra gol sul filo del fuorigioco e rigori sbagliati.
L’obiettivo è però guardare avanti, quindi al Chievo, che è oggi ospite all’Atleti Azzurri d’Italia. Un match che l’Atalanta gioca da favorita e con il sempre scomodo obbligo alla vittoria per mandare un segnale forte e deciso al campionato. A frenare gli entusiasmi ci sono gli infortuni: saranno out sia Caldara che Gomez, rispettivamente i punti cardine di difesa ed attacco, entrambi per problemi fisici. Il sistema nerazzurro è però costruito per non risentirne eccessivamente.
L’assenza dell’argentino è stata già ben digerita nella trasferta sul campo del Sassuolo di una settimana fa: 0-3 senza appello con il Papu in panchina, con un Ili
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vestito da leader e in grado di disegnare calcio. Per Caldara invece il discorso è differente, visto che Palomino è considerato al pari del trio titolare e lo dimostra puntualmente anche in campo.
Le alternative valide e la rosa con il giusto numero di elementi qualitativi permettono quindi a Gasperini di dormire sonni tranquilli, soprattutto contro un Chievo che non sta per nulla brillando. E rischia di fare la figura della vittima sacrificale a Bergamo contro un’Atalanta affamata.