di Alessandro Nardi
È arrivato il momento fondamentale della stagione dei granata, non tanto per la lotta in zona Europa League, che comunque è fondamentale per rimanere attaccati a quel treno, ma per trovare quella continuità che manca agli uomini diMazzarri. L’impatto del tecnico ligure fino ad oggi è positivo, soprattutto pensando al fatto che ha snaturato il suo credo tattico per adattarlo alla squadra, ma fino a questo momento è mancata la continuità. Due vittorie e due pareggi è il bilancio del primo mese di lavoro, con le due vittorie che sono arrivate in casa con due 3-0 molto netti e perentori e i due pareggi arrivati in trasferta sempre col risultato di 1-1. Due occasioni perse che avrebbero dovuto dare al Torino quei punti in più che li avrebbero avvicinati ulteriormente all’ultimo posto utile per l’Europa, soprattutto se si analizza la partita contro la Sampdoria: una partita strana per certi versi, con un gol subito per una distrazione di Sirigu e almeno tre gol sbagliati (due clamorosi di Niang). Anche l’altro pareggio però non è privo di recriminazioni, col Toro che dopo aver trovato il vantaggio si fa rimontare da una squadra come il Sassuolo che segna veramente pochissimo. Adesso arriva l’Udinese e secondo le statistiche dovrebbe essere una vittoria, ma l’Udinese, che con l’avvento di Oddo è migliorata moltissimo, mettendo in mostra un bel gioco ed ha trovato anche una relativa continuità di rendimento sarà certamente un’avversaria ostica. Mazzarri dovrà stare attento soprattutto a De Paul e Fofana, che sono certamente i migliori prospetti di questa Udinese, ma soprattutto in trasferta i bianconeri non sono una squadra infallibile. Ci siamo, questa è la partita giusta per trovare la continuità di cui il Torino ha bisogno.