di Giovanni Rosati
Un gol a 5’ dall’inizio del secondo tempo, un altro a 5’ dalla fine. Grazie all’inzuccata di Barreto e al rigore del solito Quagliarella, ora a quota 17 in campionato, la Sampdoria supera in scioltezza per 2-0 il Verona e si lancia con entusiasmo nella fondamentale sequenza di sfide che la aspetteranno nei prossimi turni di campionato contro Milan, Udinese e Atalanta.
I blucerchiati hanno una serie di occasioni limpide nel primo quarto d’ora di gara che però non vengono finalizzate. I padroni di casa sembrano così perdere fiducia nei propri mezzi nei minuti seguenti, ma sono abili nel ritrovare dopo l’intervallo il piglio giusto, che gli permette di fare bottino pieno.
Pochi i pericoli corsi dalla solida linea difensiva doriana durante i novanta minuti, molte le occasioni non sfruttate invece dal reparto offensivo, che pecca per più di una volta di imprecisione ed egoismo. Buone le prove dei trequartisti Caprari e Alvarez, che si sono avvicendati per sostituire lo squalificato Ramirez, nonché quella di Kownacki, che tra le altre cose ha guadagnato il penalty, dimostrando ancora una volta di poter apportare il proprio contributo con freschezza e dinamismo quando impiegato dal suo mister.
Soddisfatto proprio Giampaolo, che a fine gara ha detto: “Le insidie si nascondono dappertutto, potevamo anche complicarcela, invece non ho mai avuto la sensazione di poter veramente soffrire”. Il tecnico abruzzese ha poi elogiato i suoi uomini: “Era una pratica che doveva esser sbrigata e i miei ragazzi lo hanno fatto al meglio”.
Era importante per la Sampdoria tenere oggi le distanze che la separavano dal Milan, che ospiterà i blucerchiati a San Siro nel prossimo turno, e poi da Udinese e Atalanta (che seguiranno) e Torino. Così è stato, e nei pressi di Bogliasco non si può che esser soddisfatti.