Francesco Falzarano
Bocciato il Napoli di coppa, senza mezzi termini senza mezze misure. Tanto si è parlato della sfida contro il Lipsia, tanto si è parlato di questa agognata EL anche se i presagi non erano assolutamente i migliori. Tanti infortunati, poca applicazione al match, ma soprattutto titolatissimi chi out e chi demotivati. In più nessun ritiro e convocazioni dopo le 14 del giorno de match. Il mix é stato esplosivo ed il cocktail pessimo per i tifosi, pochi, di fede azzurra. 1-3 il finale, netto, decido che chiude la saracinesca della qualificazione e conferma i pensieri di tutti i non napolisti. La realtà è che comunque questo match non ci trova d’accordo. Una squadra come il Napoli con quello score in Italia non può assolutamente abbandonarsi così nelle competizioni europee e non. Invece l’altra sera É stata la conferma delle conferme, quel campanello d’allarme che inevitabilmente in caso di mancato scudetto aprirebbe capitoli e capitoli interi. Fuori dalla Tim Cup, fuori ai gironi di Champions ed un’apparizione in El non consona al calibro del Napoli. Tutto questo porta al campionato, ma é reclamante una cosa giusta pensare ad una sola competizione lasciando stare le altre e soprattutto l’Europa ? Senza mezzi termini la risposta é no, ed il Napoli non ha dimostrato la mentalità giusta. Purtroppo é da queste partite che si perdono gli scudetti, perché la mentalità si costruisce passo dopo passo soprattutto nelle competizioni europee. Sullo sfondo la Spal, partita agevole per rilanciarsi e andare in orbita campionato sperando in un passo falso della Juve nel derby della mole. Ci si rituffa quindi nel campionato, ora cura di tutti mali, ma così facendo in futuro, forse, diagnosi definitiva della malattia – mentalità vincente- azzurra.