di Giorgio Dusi
Con l’Europa League sullo sfondo, con il Borussia Dortmund in testa, l’Atalanta deve far fronte anche agli impegni di Serie A, ad una corsa al sesto posto che si fa sempre più intensa e combattuta. I nerazzurri potrebbero godere di un turno favorevole, considerando gli impegni delle dirette rivali: il Torino nel derby contro la Juventus, l’Udinese già sconfitto dalla Roma, soprattutto lo scontro diretto tra Milan e Sampdoria. E la Fiorentina, seppur più defilata in classifica, proprio a Bergamo contro la Dea.
Vincere per Gasperini sarebbe fondamentale per lanciare una fuga europea, per poi aspettare evoluzioni e novità dagli altri campi. Ma nella mente del tecnico e soprattutto dei giocatori c’è ancora il Borussia Dortmund, c’è ancora quel sogno europeo, con il passaggio agli ottavi di finale tutto da giocarsi nei novanta (o centoventi) minuti dell’Atleti Azzurri d’Italia. Affrontare questi momenti a cavallo tra Europa League e campionato è uno step che l’Atalanta deve ancora fare.
Nei match di Serie A che hanno preceduto una partita di coppa europea il bilancio è piuttosto povero: una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte. E il bilancio non migliora se ampliato alla Coppa Italia (una vittoria, un pari e una sconfitta). Soltanto due vittorie totali in dieci partite pre-coppa giocate nel weekend, un dato che testimoni tutte le naturali difficoltà ad adattarsi al doppio impegno. Impensabile pretendere tutto subito, alla prima stagione così fitta per un gruppo che sa di poter sognare, ma che deve anche rimanere con i piedi per terra.
Molto dipenderà dalle condizioni fisiche dei nerazzurri, in particolare quelle di Caldara, Iličić e Gomez, non al meglio e con gli occhi già puntati sul Dortmund. Un po’ come quelli di tutto l’ambiente. Ma allo stesso tempo battere la Fiorentina significherebbe poter pensare ad un’altra rincorsa europea l’anno prossimo. Ed è per questo che Gasperini chiederà uno sforzo extra ai suoi.