Nicola Ciacciarelli
Il derby della Mole si tinge nuovamente di bianconero. La Juve di Allegri nonostante le assenze del pre e durante il match passa all’Olimpico grazio ad un guizzo di Bernardeschi (l’ennesimo in questa fase di stagione) e la zampata vincente di Alex Sandro.
Perso Higuain dopo un quarto d’ora e senza Mandzukic, Dybala (entrato nella ripresa), Cuadrado, Matuidi e Benatia la Juve anti Toro è una squadra in emergenza e in emergenza ottiene i tre punti che le permettono di continuare a tallonare il Napoli. Merito dei singoli, Bernardeschi su tutti, ma anche di una prova di compattezza che ha forse pochi eguali nella stagione dei campioni d’Italia. Con l’uscita di Higuain Allegri inserisce l’ex viola e sposta Douglas Costa al centro. Il brasiliano però, come prevedibile, svaria senza dare punti di riferimento ai centrali granata. La Juve attacca sugli esterni aprendo spazio agli inserimenti in area di Khedira, Sturaro ed Alex Sandro. Proprio la posizione di quest’ultimo crea le maggiori problematiche a Mazzarri. Il brasiliano, partito largo e alto a sinistra, si accentra spesso e volentieri giocando da vero e proprio anarchico. L’ex Porto non solo decide il derby con un tocco da opportunista, ma contribuisce alla causa con una gran gara in fase di copertura. Ad aiutarlo è Khedira che raddoppia sistematicamente quando il Toro prova a sfondare a destra. La differenza la fa la capacità di Madama di superare il pressing dei mediani granata. La Juve va via nello stretto grazie alle combinazioni dei suoi uomini di maggior tecnica e manda in ambasce il Torino, costretto a rincorrere e deficitario nel recupero palla.
L’ingresso di una punta in più come Niang cambia, seppur a sprazzi, le carte in tavola. Il Toro con i cambi di gioco sposta con più continuità il fronte d’attacco e il senegalese dal canto suo crea l’uomo in più…o perlomeno ci prova. Già, perchè quando arrivano i suoi cross dal fondo Rugani e Chiellini hanno vita facile chiudendo nella loro morsa l’isolato Belotti. Il derby numero 146 conferma che nei momenti di difficoltà la Juve risponde presente. L’inseguimento al Napoli continua.