Samp, il Milan ti ruba il posto con merito

Posted By on Feb 19, 2018 | 0 comments


di Giovanni Rosati

 

Un piccolo genio brucia le tappe e si candida per un lavoro. Un competente specialista, pur lontano ormai dal fiore dei suoi anni, concorre per il posto. Il primo ha dalla sua brillantezza, freschezza, fantasia, ma non è abituato alla situazione in cui si trova, gli viene meno la sicurezza e con essa ognuna delle sue doti migliori. Il secondo ha l’esperienza, conosce i tasti da toccare e le corde da pizzicare. Il posto pare con tutta probabilità destinato ad esser suo.

È questo il ritratto del posticipo domenicale tra Milan e Sampdoria. I blucerchiati, sorpresa del campionato, paiono impreparati allo scontro diretto con un Diavolo che è nella sua epoca peggiore, ma che viene da un trend molto positivo e che ha la storia dalla sua parte. Non si vedono quei meccanismi che parevano ormai rodati, né tantomeno quei colpi d’estro che l’hanno contraddistinta finora. Sono mancati gli uomini cardine della Samp, come il trio Ramirez-Quagliarella-Zapata, e con loro il dinamismo, il genio.

Il Milan ha invece dimostrato di aver studiato nei dettagli il proprio avversario, riuscendo a colpirlo proprio nei suoi punti di debolezza. I rossoneri hanno di frequente utilizzato dei cambi di campo millimetrici per ribaltare il fronte e mettere in difficoltà una squadra molto brava ad occupare gli spazi nella zona centrale del campo. In questo sono stati molto efficaci sia Suso che Calhanoglu, che hanno oltretutto garantito imprevedibilità non dando agli avversari una sola fascia di riferimento da difendere da questo tipo di offensive.

I migliori in campo sono stati Calabria nei rossoneri e Viviano nei blucerchiati. Il primo è stato un moto perpetuo sulla fascia destra, ha sempre accompagnato la manovra offensiva e ha impacchettato l’assist per il gol di Bonaventura. Il secondo ha neutralizzato un rigore a Rodriguez e con i suoi interventi è stato l’unico motivo per cui la Samp è rimasta in gioco fino all’ultimo minuto. La sola altra menzione positiva nei liguri può esser fatta per Kownacki, ancora una volta dimostratosi volitivo da subentrante, che ha rischiato con una zampata in zona Cesarini di agguantare un pareggio che avrebbe avuto del miracoloso. Peggiore in campo sicuramente Murru, che su quella fascia ha sofferto gli inserimenti costanti di Calabria e il piede sopraffino di Suso, ha causato il calcio di rigore con un tocco di mano e ha spesso sbagliato anche in fase di impostazione.

“Abbiamo incontrato una squadra di qualità, che palleggia bene ed è forte nell’uno contro uno”, ha detto Giampaolo a fine gara. Il tecnico ha poi aggiunto: “Siamo venuti meno soprattutto negli ultimi trenta metri, ma credo che il risultato sia dovuto non ai demeriti della Samp, ma ai meriti di un Milan che ha sfoggiato oggi la propria migliore prestazione stagionale”.

La Sampdoria viene rimontata in sesta posizione proprio dal Milan, ora lanciato verso la conquista di un posto valido per la qualificazione alle competizioni europee 2018-19. I doriani sono attesi ora dalle altrettanto fondamentali sfide contro Udinese e Atalanta, in cui dovranno dimostrare di non aver perso il lume e la motivazione, ma di aver soltanto attraversato una domenica decisamente buia. Ma per ora, il colloquio va nella direzione sbagliata, e l’esperienza sta avendo la meglio.

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