di Elia Faggion
Il tentativo di rivoluzione colchonera è stato represso dalla dittatura blaugrana, che con la punizione dell’argentino rimane incontrastata al governo della Liga. È il Barcellona ad aggiudicarsi il big-match contro l’Atletico, anticipato dallo struggente minuto di silenzio dedicato a Davide Astori e Quini, e deciso dall’inafferrabile genio del miglior giocatore del pianeta Lionel Messi. Grazie al suo calcio di punizione, il terzo di fila messo in rete nelle ultime tre di campionato, il barca vola a +8 e spegne ogni ambizione cholista.
Negli altri campi il Real Madrid vince contro il Getafe 3-1 con la doppietta di Ronaldo, mentre Valencia e Siviglia vanno bene con un 2-0 rispettivamente contro Betis e Athletic Bilbao. Ennesimo incredibile successo per il Girona, che sogna l’europa con i gol di Stuani e Portu, capaci di stendere il Villarreal sesto in classifica ora distante solamente un punto. Nel traffico di medio-classifica rimangono Eibar e Celta Vigo: armeros bloccati sul pari dal Depor di Seedorf, herculinos vincenti in rimonta sui canari del Las Palmas, che con sciatteria sprecano una buona partita.
Risalgono Real Sociedad e Leganes, entrambi vincenti rispettivamente su Alaves e Malaga (txuri-urdin in gol con l’ex romanista Hector Moreno), mentre il Levante si fa rimontare all’ultimo secondo dall’Espanyol e rimane in bilico tra la permanenza in Liga e la retrocessione.