Giacomo Nannetti
Dall’inferno al paradiso: questa è stata la parabola bianconera di ieri sera in soli 4 minuti. Bastano i minuti compresi tra il 63esimo e il 67esimo alla Vecchia Signora per ribaltare il vantaggio di Son e portare a casa una qualificazione dal sapore dolcissimo, considerato l’andamento della gara. Nella prima frazione di gioco gli Spurs hanno in mano il pallino del gioco, rinchiudendo nella loro metà campo i bianconeri, impedendogli qualsiasi trama, andandoli a pressare altissimi. Il vero uomo in più per gli uomini di Pochettino è il coreano Son, che sulla fascia sinistra è incontenibile, e nulla può Barzagli per fermarlo. Dopo diverse fiammate dell’esterno del Tottenham, ecco che il 7 degli Spurs porta in vantaggio i suoi. Dopo un assedio durato oltre mezz’ora, Son con un tap-in da due passi porta avanti i padroni di casa al minuto 39, punendo una Juventus irriconoscibile. I campioni d’Italia sembrano non avere la forza di reagire, visto che gli errori tecnici sono tantissimi e il pressing asfissiante degli avversari non accenna a terminare. Allegri si accorge che c’è bisogno di cambiare qualcosa, soprattutto lì sulla fascia destra, dove Barzagli non riesce proprio a contenere le avanzate inglesi; così dopo 5 minuti dall’inizio del secondo tempo, il tecnico livornese inserisce Lichtsteiner e Asamoah per Benatia e Matuidi. Apparentemente non sembrano essere mosse che potrebbero spaccare la partita, anche se la Juventus questi giocatori li avrebbe pure, ma in infermeria, ed invece il nuovo assetto tattico si dimostra l’arma in più dei torinesi. Con l’inserimento dei due terzini la Juve riesce a sfruttare tutta l’ampiezza del campo, ed è proprio grazie allo svizzero, appena entrato, che i bianconeri pareggiano. Discesa sulla destra di Lichtsteiner, che crossa in mezzo per l’accorrente Khedira, il quale pizzica il pallone per Higuaìn, che da due passi spiazza Lloris. Al primo tiro in porta la truppa juventina pareggia, e adesso anche i tifosi tornano a cantare. Il Tottenham non è più un blocco unico e compatto come durante la prima frazione di gioco, e appena 3 minuti dopo la Juve azzanna di nuovo la preda: Higuaìn imbuca per Dybala, che solo si invola verso la porta avversaria, e a tu per tu con Lloris lo trafigge con un sinistro perfetto. 2 tiri in porta due gol, un cinismo spietato della coppia in HD fa esplodere di gioia il popolo bianconero. Da questo momento in poi la BBC, Buffon, Barzagli e Chiellini, abbassa la saracinesca e per il Tottenham, nonostante i numerosi tentativi, non c’è più nulla da fare. Va anche sottolineata una chiusura di Chiellini su Kane a poco più di 10 minuti dal termine, con la quale il difensore livornese anticipa l’uragano già pronto a colpire a due metri dalla porta di Buffon, e l’abbraccio tra il 3 juventino e il capitano è l’emblema di una Juve d’acciaio. Alla fine la Juventus trova la prima, storica, vittoria a Wembley e approda agli ottavi di finali, fornendo una grandissima prova di forza, ma consapevole del fatto che andranno recuperati uomini e condizione per poter andare lontano anche in Champions.